Alcuni pazienti per poter procedere nella loro analisi devono esperire la creazione di uno spazio potenziale, come definito da Winnicott, per riprendere il gioco della loro vita. In alcuni casi è necessario giungere alle aree primitive del paziente dove non è possibile usare le parole perché ancora non nate. In questi pazienti il loro percorso di vita è stato interrotto dall’assenza di questo spazio, necessario anche per la comunicazione e lo scambio con l’altro. In analisi di questo tipo l’unica comunicazione possibile è quella da esperienza a esperienza tra analista e paziente, dove grazie alla relazione è possibile trasformare le esperienze in parole prima e pensieri poi. Dopo la realizzazione di quest’area di gioco il paziente potrà proseguire per realizzare il suo pieno potenziale, il suo senso di vivere. L’autrice descriverà l’uso di parola-esperienza nate nella relazione analitica, parole che hanno senso dentro il setting e nella relazione con la paziente e al di fuori dei quali possono sembrare pura follia.
Keywords: parole, esperienza, spazio potenziale, creatività, relazione, gioco.