L’autrice rende omaggio con il suo commento all’articolo teorico clinico di cui sopra in cui Andreas Giannakoulas ci lascia una testimonianza della sua arte di analizzare una paziente dif-ficile. L’autrice sottolinea come Andreas dialoghi con Winnicott e con Green accettando che la sfida della rappresentabilità, al di qua e al di là della rimozione, sia una delle poste in gioco su cui cimentarsi nella clinica psicoanalitica contemporanea. Ci sono inoltre riflessioni sulla dop-pia portata del Negativo che emerge nell’analisi di questa paziente nella sua dimensione struttu-rante e in quella destrutturante. La puntuale attenzione del clinico alla decodifica del contro-transfert, a partire da quello somatico nell’area del Negativo di questi pazienti, stimola l’autrice a considerare l’utilità clinica di differenziare "il crollo" nell’accezione di "collasso" dell’Ambiente primario conosciuto, non pensato, dal breakdown in cui l’Io implode nel Sé corporeo: due significati clinici diversi, comparabili alle due accezioni con cui il traduttore in italiano di Winnicott distingue il "crollo-collasso" dal breakdown, termine di uso corrente nella lingua italiana.
Keywords: narcolessia, crollo, breakdown, il Negativo-reale, il Positivo irreale, riparazio-ne-falsa, uso dell’oggetto