Alfonso Leonetti e il gruppo dirigente del Pci dalla destalinizzazione alla segreteria Natta

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Gabriele Mastrolillo
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/296 Lingua Italiano
Numero pagine 25 P. 38-62 Dimensione file 225 KB
DOI 10.3280/IC2021-296002
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Questo articolo descrive le relazioni intercorse tra Alfonso Leonetti e il Pci dalla riammissione al partito (1962) alla sua morte (1984). Il nuovo tesseramento al partito da cui era stato espulso nel 1930 avvenne due anni dopo il suo ritorno in Italia, nel contesto della destalinizzazione, e fu il primo passo verso l’inizio di un intenso dialogo con i principali dirigenti del partito, un dialogo che fu collegato all’attività storiografica di Leonetti (incentrata sul movimento operaio italiano e sul suo ruolo nel partito negli anni Venti) e che riguardò anche temi più ampi quali lo stalinismo e la "svolta" del 1929-1930. Mentre il primo paragrafo di questo articolo fornisce una sintetica ricostruzione dell’attività politica di Leonetti negli anni Venti e Trenta, il secondo analizza il processo di riammissione, mentre il terzo si occupa della collaborazione intercorsa tra Leonetti e Palmiro Togliatti, anch’egli a quel tempo impegnato negli studi sulla figura di Antonio Gramsci e sul movimento operaio. Il quarto paragrafo, invece, si concentra sul dialogo tra Leonetti e alcuni dei principali dirigenti del Pci negli anni Sessanta-Ottanta quali Pietro Secchia, Giancarlo Pajetta, Giorgio Amendola, Enrico Berlinguer e Alessandro Natta.;

Keywords:Alfonso Leonetti, Pci, Palmiro Togliatti, Antonio Gramsci, Destalinizzazione, "Svolta" del 1929-1930

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Gabriele Mastrolillo, Alfonso Leonetti e il gruppo dirigente del Pci dalla destalinizzazione alla segreteria Natta in "ITALIA CONTEMPORANEA" 296/2021, pp 38-62, DOI: 10.3280/IC2021-296002