I processi deliberativi democratici sono minacciati dalla disinformazione deliberata su larga scala, diffusa attraverso Internet e i social media, i quali hanno notevolmente aumentato il rischio di manipolazione elettorale dell’opinione pubblica. Qualsiasi buon specialista può attualmente provocare il contagio emozionale di milioni di persone all’idea contrattata con il miglior offerente. Gli Stati membri dell’Unione Europea si organizzano e collaborano per combattere questo tipo di disinformazione. Il presente contributo analizza fino a che punto il Diritto può e deve reagire alle fake news, valutando la portata, la natura, il contenuto e il bene giuridico protetto da un eventuale "diritto a non essere ingannati".