Nel 2013 la Regione Emilia-Romagna ha prodotto delle Linee di indirizzo per il trattamento dei Disturbi Gravi di Personalità in cui riconosce la necessità di costruire nuove forme di accoglienza e trattamenti ad hoc per questi pazienti che esigono un’offerta di cura più "psicoterapeutica" e un uso di psicofarmaci solo occasionale. Ma le pratiche nei Servizi vanno esattamente nella direzione opposta: più farmaci e sempre meno psicoterapie. Con pazienti così gravi e problematici è difficile invertire questa tendenza perché inducono nei curanti un controtransfert caratterizzato da agiti espulsivi ora legittimati dalla giurisprudenza e dalla "posizione di garanzia". Il fine di queste Linee di indirizzo è un cambiamento delle prassi, ma peccano di "prudenza" perché la loro forza non è sufficiente per superare lo scoglio della posizione di garanzia e la deriva della "psichiatria dell’obbedienza giurisprudenziale" che riafferma il primato del "paradigma tecnologico".
Keywords: Disturbi Gravi di Personalità, linee guida, posizione di garanzia, psicoterapia, controtransfert