Male: soggetto o aggettivo?

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Michele Ranchetti
Anno di pubblicazione 2004 Fascicolo 2004/1 Lingua Italiano
Numero pagine 9 P. Dimensione file 35 KB
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Data la assenza di riferimenti al concetto di male negli scritti di Freud, se ne deduce che il male, così come i concetti di bene, peccato, salvezza, ecc., nell’universo analitico non sono presenti. Il progetto freudiano prevede infatti che questi concetti siano intesi come termini provvisori per il passaggio da una cultura a un’altra, verso una liberazione da alcuni idoli precedenti, e non meramente verso una terapia, così come oggi generalmente viene intesa la psicoanalisi. Uno dei risultati di questo processo riduttivo è l’istituzionalizzazione, e a questo riguardo vengono discussi in dettaglio due esempi: il primo è la preghiera, che riconosce nel singolo la presenza di una disponibilità al male indotto da una forza esterna e che quindi si rivolge ad un’altra forza esterna per la propria salvezza; il secondo è il modo con cui gli analisti riportano i casi clinici, dove non viene posta una questione di valori ma l’indagine analitica in quanto tale.;

Michele Ranchetti, Male: soggetto o aggettivo? in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 1/2004, pp , DOI: