Fichte e il divenire

Titolo Rivista RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA
Autori/Curatori Simone Furlani
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/4 Lingua Italiano
Numero pagine 17 P. 649-665 Dimensione file 89 KB
DOI 10.3280/SF2014-004006
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In this article the Author analyses the Fichtean concept of becoming. Only apparently does the Doctrine of Science of the last phase of Fichte’s philosophy override the relation between Abso-lute and empirical reality and reduce itself and its doctrine of "I" to ontological, religious and mystical thought. What Fichte sets out as the presupposition of knowledge is not simply being, but the manifestation of being. Thus, the Doctrine of Science continues to hinge on the difference between being and thought, and through this difference the "I" forms itself as reflection between unity and plurality, as striving (becoming) that is the real form of every existing being. Fichte can state, then, that whatever is does not exist and whatever becomes is. This is one of the first philosophical points of view that tried to avoid not only the dogmatic structures of metaphysics but, before Nietzsche, also the modern structures of Kant’s epistemology.;

Keywords:Becoming, being, absolute, self-consciousness, plurality, difference

  1. - d’Alfonso 2005: Matteo Vincenzo d’Alfonso, Vom Wissens zur Weisheit. Fichtes Wissenschaftslehre 1811, «Fichte-Studien-Supplementa», Bd. 20, Rodopi, Amsterdam-New York 2005.
  2. - Bertinetto 2009: Alessandro Bertinetto, Appercezione trascendentale e ricorsività: la logica trascendentale come teoria dell’immagine (Transzendentale Logik II, lezione XX), in Leggere Fichte, a cura dello stesso Bertinetto, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2009.
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Simone Furlani, Fichte e il divenire in "RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA" 4/2014, pp 649-665, DOI: 10.3280/SF2014-004006