Questo saggio presenta una ricostruzione iniziale dei tracciati educativi e dei manuali professionali che costituivano la base formativa dei mercanti e dei banchieri milanesi nel periodo spagnolo. Dopo aver tracciato la mappa delle scuole di aritmetica commerciale della città, ne vengono analizzati i contenuti didattici grazie all’esame della manualistica e della trattatistica mercantile in uso a Milano. L’approccio formativo che se ne ricava è decisamente problem-based. Il gradiente teorico appare ridotto all’essenziale a vantaggio sia delle esercitazioni, sia della costruzione morale dei discenti, mentre molto caratteristico è il ricorso alle rime per memorizzare le regole computazionali, ai giochi aritmetici per fissare i principi e ai disegni per rappresentare concretamente alcune fattispecie commerciali e finanziarie. A partire dai primi decenni del XVII secolo, l’originario ancoraggio alla tradizione tecnico-operativa della Repubblica di Genova lascia il posto ad un’elaborazione pedagogica sempre più autonoma, che si connette in senso biunivoco con la prassi e il potenziale dell’ambiente economico locale. Il sapere mercantile e la riflessione olistica sull’uso del denaro definiscono così un quadro di riferimenti operativi che sostiene socialmente e moralmente l’attività commerciale e finanziaria milanese, evitandone i limiti di una produttività decrescente e favorendone lo sviluppo.
Keywords: Formazione mercantile, manualistica commerciale, Milano, età spagnola secc. XVI-XVII