Nel ricco panorama delle riviste italiane di storia contemporanea, Passato e presente si distingue per alcune scelte culturali di fondo che ne hanno determinato il successo fin dalla nascita, nel 1982.
In primo luogo, il rifiuto di ogni impostazione ideologica: questo si manifesta nel rigore della ricerca, nel confronto continuo con le novità tematiche e metodologiche della storiografia internazionale e nell’analisi severa di quell’uso politico della storia che oggi invade i mass media e contribuisce alla formazione di un acritico "senso comune". Aperta a esperienze storiografiche diverse, la rivista non rinuncia tuttavia alla inevitabile soggettività del giudizio e, quindi, all’impegno civile che contraddistingue lo storico rispetto al puro erudito.
Un altro elemento caratterizzante è la periodizzazione scelta. Passato e presente vuole reagire alla riduzione della storia contemporanea alla storia del Novecento, che si sta affermando nella scuola ma che rischia di tradursi in una semplificazione e in un appiattimento dei problemi storici. La rivista individua invece le radici del mondo contemporaneo nei grandi processi economici, sociali, politici e culturali che furono avviati alla fine del XVIII secolo dalla Rivoluzione industriale inglese e dalla Rivoluzione francese.
A queste scelte culturali corrisponde la ricca articolazione delle rubriche, che fanno di Passato e presente una rivista "costruita" in ogni sua parte. L’Editoriale invita a dare profondità storica a problemi di attualità, le Discussioni mettono a confronto voci diverse sui temi ritenuti più rilevanti; e mentre i Saggi offrono i risultati di ricerche originali italiane e straniere, la rubrica Storici contemporanei mette a fuoco il rapporto tra il lavoro dello storico e il contesto in cui esso opera. Grande spazio è poi dedicato all’informazione critica sulla produzione internazionale e al problema della divulgazione storica attraverso i mass media, le mostre o la produzione per la scuola. Ne risulta una rivista che, oltre ad avvalersi di firme prestigiose, è capace di rivolgersi, con articoli di diverso peso e leggibilità, agli studiosi, agli insegnanti e al più vasto pubblico dei cultori di storia. Clicca qui per accedere agli Indici delle Annate della rivista.
Direttrice: Francesca Tacchi (Università di Firenze)
Direttore responsabile: Gabriele Turi (Università di Firenze)
Comitato di coordinamento: Roberto Bianchi (Università di Firenze), Philip Cooke (Strathclyde University, Glasgow), Valeria Galimi (Università di Firenze)
Comitato editoriale; Giovanni Borgognone (Università di Torino), Catherine Brice (Université Paris-Est Créteil), Carolina Castellano (Università Federico II, Napoli), Massimo Cattaneo (Università Federico II, Napoli), Pietro Causarano (Università di Firenze), Monica Galfré (Università di Firenze), Lorenzo Kamel (Università di Torino), Lutz Klinkhammer (Deutsches Historisches Institut, Roma), Silvano Montaldo (Università di Torino), Xosé Manoel Núñez Seixas (Universidade de Santiago de Compostela), Elena Papadia (Università La Sapienza, Roma), Stefano Petrungaro (Università di Venezia), Raffaella Sarti (Università di Urbino), Luciano Segreto (Università di Firenze), Marta Verginella (Università di Lubiana)
Corrispondenti: Elena Bacchin (Università di Venezia), Chiara Beccalossi (University of Lincoln), Giacomo Bonan (Goethe-Universität Frankfurt), Andrea Borelli (Università della Calabria), Stefano Bottoni (Università di Firenze), Marco Bresciani (Università di Firenze), Carlotta Ferrara degli Uberti (Università di Pisa), Bianca Gaudenzi (DHI Roma-Università di Konstanz-Cambridge University), Stefano Luconi (Università di Padova), Alessio Petrizzo (Università di Padova), Camillo Robertini (Instituto de Estudios Internacionales, Universidad de Chile), Debora Spini (New York University, Shanghai), Giulia Strippoli (Universidade Nova, Lisboa), Luisa Tasca (Libera Università di Bolzano), Alessandro Tuccillo (Università di Torino), Comitato di consulenza scientifica: Aldo Agosti (Università di Torino), Frederic Attal (Université Polytechnique Hauts-de-France, Valenciennes), Ruth Ben-Ghiat (New York University), Albert Carreras (Universitat Pompeu Fabra, Barcelona) , António Costa Pinto (Universidade de Lisboa), Gerd Rainer Horn (SciencesPo, Paris), Maurizio Isabella (Queen Mary University of London), Tim Kirk (Newcastle University), Marc Lazar (SciencesPo, Paris), Marie-Anne Matard-Bonucci (Université Paris VIII, Saint-Denis), Lutz Raphael (Universität Trier), Gianpasquale Santomassimo (Università di Siena), Stephen Smith (University of Oxford), Simonetta Soldani (Università di Firenze), Philipp Ther (Universität Wien), Enzo Traverso (Cornell University, New York), Gabriele Turi (Università di Firenze), Christian Wicke (Universiteit Utrecht), Perry Willson (University of Dundee) , Redazione: Responsabile redazione rivista: Giulio Taccetti (Scuola Superiore di Studi Storici, San Marino), Responsabile sezione multimediale: Davide Serafino (DHI, Roma), Francesco Maccelli (Università di Firenze), Lorenzo Venuti (Università di Firenze)
Tutti gli articoli proposti alla rivista sono soggetti a un esame preliminare da parte della Direzione. Quelli che superano la prima valutazione vengono sottoposti al sistema di double blind peer review. Gli articoli previsti per alcune rubriche (Editoriale, Discussioni, Interventi, Rassegne, Recensioni, Usi e abusi della storia e Schede) sono esclusi da questo processo, insieme ad altri articoli che la Direzione giudica non referabili. Ultimata la procedura di referaggio, la Direzione si riserva la decisione finale in merito alla pubblicazione