Formare alle differenze nella complessità.

A cura di: Margherita Da Cortà Fumei

Formare alle differenze nella complessità.

Generi e alterità nei contesti multiculturali

Un libro dedicato a formatrici e formatori attenti alla complessità, alle differenze, all’alterità, e interessati ad approfondire approcci, metodi, tecniche formative capaci di promuovere cambiamento.

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 168

ISBN: 9788856812879

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 25.1.16

Disponibilità: Discreta

Pagine: 168

ISBN: 9788856819274

Edizione:1a edizione 2009

Codice editore: 25.1.16

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Il libro è il risultato finale di un percorso di riflessione collettiva che ha coinvolto, nel corso di un biennio, un centinaio di formatrici e formatori AIF. Il processo ha preso avvio a Venezia per iniziativa del gruppo di lavoro "Formazione e Differenze", che si era proposto di portare all'attenzione della comunità dei formatori la centralità del tema delle differenze e dell'alterità in una società globale caratterizzata da flussi migratori, multiculturalità e nuovi modelli di organizzazione del lavoro e delle relazioni familiari e sociali. Una centralità che richiede alla formazione di attrezzarsi, di rinnovare paradigmi e chiavi di lettura, di dotarsi di saperi, metodi, pratiche adeguati.
Nel volume si discute di come le differenze, il rapporto con l'alterità e la cultura della complessità possano essere considerati chiavi di lettura e di azione nei contesti aziendali e sociali (De Toni e Comello). Si spiega inoltre come la formazione possa contribuire ad attrezzare le persone al cambiamento sia incrementando le loro competenze emotive, personali e sociali (la flessibilità, l'apertura all'"altro" e alla diversità, la capacità di negoziare i conflitti e di gestire le differenze), sia promuovendo, con metodi e tecniche adeguati, processi di auto-consapevolezza e di meta-riflessione che consentano di entrare in relazione con l'alterità e le differenze (Da Cortà Fumei).
Viene poi avanzata l'ipotesi che riconoscere le differenze tra generi possa rappresentare una palestra cognitiva ed emotiva capace di allenare le persone a concepire e a legittimare le differenze in generale e quindi ad aprire una dialettica costruttiva e pacifica con l'alterità. Ci si sofferma perciò sul genere, inteso come costrutto culturale e relazionale che viene prodotto, riprodotto e gestito all'interno delle organizzazioni (Poggio) e si analizzano i diversi modelli con i quali vengono interpretate le differenze di genere negli interventi organizzativi. Viene in particolare messo in luce (Piazza) come lo "scandalo" che le donne hanno portato nelle organizzazioni con la loro presenza consista nell'aver svelato la natura sessuata di queste e nell'averne scardinato la rappresentazione neutra.
Alla luce di questi presupposti si analizza, da diversi punti di vista, come la formazione possa modificare e arricchire i propri approcci, in rapporto al diversity management (Barausse, Cafiero), alle differenze di generazione e alle sfide che esse comportano (Cacciani).
Vengono poi riportati quattro esempi di percorsi formativi e di ricerca, connessi alle differenze di genere e al rapporto con l'alterità, attuati da quattro formatori AIF (Barausse, Benedetti, Cafiero, Da Cortà Fumei) in contesti diversi.
In un testo a più voci, che esplora le articolate relazioni tra complessità, differenze e formazione ha trovato una "naturale" collocazione il prezioso contributo di Edoardo Crisafulli, che analizza il retroterra ideologico del politically correct.
Il libro è dedicato a formatrici e formatori attenti alla complessità, alle differenze, all'alterità e interessati ad approfondire approcci, metodi, tecniche formative capaci di promuovere cambiamento.



Margherita Da Cortà Fumei, Introduzione
(Perché un libro su differenze e formazione nella complessità; Il filo della riflessione e del testo)
Margherita Da Cortà Fumei, Gli scenari e i paradigmi. Differenze di genere e alterità nella società multicultrurale e globale
(Differenze culturali e di genere nella nuova Babele; Il ruolo della formazione; Il rapporto con l'"alterità"; I metodi e le pratiche formative; Le differenze tra generi come palestra emotiva e cognitiva; Concepire le differenze in un universo plurale; Differenze nelle organizzazioni; Riferimenti bibliografici)
Barbara Poggio, Differenze nelle organizzazioni: di cultura, di genere
(I processi di differenziazione nella società contemporanea; Differenze di genere nel lavoro e nelle organizzazioni; Quali modelli di intervento?; Gestire la diversità in una prospettiva culturale; Riferimenti bibliografici)
Marina Piazza, Donne nelle organizzazioni: la differenza di genere è una ricchezza?
(Squilibri storici; Implicazioni nella gestione delle persone; Che cosa fare delle differenze; Necessità di nuove competenze; Lavorare sull'ordine simbolico delle organizzazioni; Riferimenti bibliografici)
Antonietta Cacciani, Differenze di generazione nelle organizzazioni
(Introduzione; Caratteristiche e stereotipi legati alle generazioni: la generazione over 50; Caratteristiche e stereotipi legati alle generazioni: la generazione under 30; Gruppi professionali multigenerazionali; Implicazioni sulle politiche formative legate alle diverse generazioni al lavoro; Considerazioni di sintesi; Riferimenti bibliografici)
Luisa Barausse, Differenze e formazione: per introdurre il tema della diversità nella formazione
(Diversità e discriminazione; Griglie di lettura delle differenze culturali e di genere; Fatica, costi, convenienza della diversità; Sviluppare una strategia di management della diversità; Riferimenti bibliografici)
Alessandro Cafiero, Gestire le differenze: approcci e opportunità della formazione per valorizzare le differenze
(Il valore della questione; Gli aspetti da garantire; I fattori di rischio; Le aree di attenzione; Conclusioni; Riferimenti bibliografici)
Margherita Da Cortà Fumei, Competenze del formatore. Metodi e pratiche per gestire differenze e cambiamento
(Quali competenze per il formatore e per le persone in formazione; Il compito della formazione;Metodi esperti e tecniche partecipative; Il percorso formativo; I metodi di narrazione autobiografico e di analisi delle pratiche professionali; Conclusioni; Riferimenti bibliografici)
Esempi di formazione e ricerca in aziende
(Alessandro Cafiero, Diversity management in una struttura alberghiera; Margherita Da Cortà Fumei, "Lavorare su di sé per incontrare l'Altro"; Giulia Benedetti, Un "laboratorio emotivo"; Luisa Barausse, Indicazioni di politiche e metodologie formative per la formazione continua)
Alberto F. De Toni, Luca Comello, Nuovi itinerari del complesso: capire la complessità per gestire l'alterità
(Complessità e organizzazioni; L'apertura; La flessibilità; L'equilibrio dinamico tra continuità e discontinuità; Il viaggio non finisce mai...; Riferimenti bibliografici)
Appendice
Edoardo Crisafulli, Il politicamente corretto, tra alterità e diversità
(Il politically correct e il multiculturalismo; Quali lezioni si possono trarre dal politically correct?; Dalla teoria alla prassi; Per una nuova filosofia post-liberale e post-marxista; Verso un nuovo concetto di tolleranza?)
Gli autori.

Contributi: Luisa Barausse, Giulia Benedetti, Antonietta Cacciani, Alessandro Cafiero, Luca Comello, Edoardo Crisafulli, Alberto Felice De Toni, Marina Piazza, Barbara Poggio

Collana: Aif - Associazione italiana formatori

Argomenti: Formazione

Livello: Testi per professional

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