LIBRI DI MARIA CRISTINA REALE

Maria Cristina Reale

L'autodisciplina pubblicitaria in Italia

Teoria e prassi di un sistema normativo semiautonomo

Nata dall’esigenza degli operatori del settore di dotarsi di linee-guida e standard elevati di correttezza, l’autodisciplina pubblicitaria in Italia ha saputo affermarsi, nel corso di oltre cinquant’anni, come un punto di riferimento per la tutela dei cittadini, delle imprese e della stessa pubblicità. Nel volume si ripercorrono le principali tappe evolutive del sistema autodisciplinare, valutandone l’efficacia e l’efficienza anche alla luce dei parametri individuati a livello internazionale per i meccanismi di self-regulation e soffermandosi sul contributo che la giurisprudenza autodisciplinare può offrire per ragionare sui confini tra informazione e comunicazione commerciale.

cod. 1525.60

Maria Cristina Reale

La mediazione civile e l’Europa

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Fascicolo: 1 / 2014

Con l’adozione della direttiva 2008/52 le istituzioni europee hanno inteso dare nuovi stimoli alla diffusione della mediazione come strumento di soluzione alternativa delle controversie. Nel dare attuazione alla direttiva gli Stati membri dell’Unione hanno seguito percorsi differenti, cosa che non agevola la valutazione del suo effettivo impatto sui tassi di litigiosità nei diversi ordinamenti nazionali. Seguendo un approccio di law in context, nel presente lavoro si esaminano i dati raccolti dalle istituzioni europee riguardo alla realtà della mediazione e comunicati dalle autorità nazionali competenti. Le osservazioni finali sono dedicate al modello italiano di attuazione della direttiva europea.

Maria Cristina Reale

Il diritto di non curarsi. Ancora uno scontro tra doveri medici e libertà di autodeterminazione

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Fascicolo: 2 / 2012

Il conflitto tra il diritto degli individui di decidere come curarsi e il dovere dei sanitari di adempiere ai propri obblighi di cura richiama questioni note e delicate quali la definizione del concetto di vita e di salute, del tipo di rapporto che si instaura tra medico e paziente e della sussistenza di limiti al diritto di rifiutare le cure. Sebbene tale diritto trovi ampio riconoscimento a livello tanto normativo (pur in assenza di una legge ad hoc) quanto giurisprudenziale, un recente caso di imposizione forzata di un trattamento, dai medici considerato salvavita, ad un soggetto che a tale trattamento si opponeva in modo reiterato, pienamente consapevole delle eventuali conseguenze, ha nuovamente evidenziato le difficoltà che insorgono quando si tratta di tutelare in giudizio il pieno rispetto della volontà del paziente.

Maria Cristina Reale

La giustizia comunitaria dopo Nizza. Rilievi sociologico-giuridici

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Fascicolo: 1 / 2002

The recent reform of the European Community’s judiciary affected the structure and the rules of procedure both of the Court of Justice (ECJ) and the Court of First Instance (CFI), aiming at enhancing the effectiveness of the administration of justice within the European Community, particularly with a view to the forthcoming enlargement. This note deals first of all with the background of this reform, emphasising that it is part of the process of general reform of the Community’s institutions. It then examines the main structural changes of the Community courts system brought about by the Treaty of Nice: the strengthening of the CFI’s status (institutional placement and competencies) and the possibility of creating specialised chambers, with the ECJ emerging almost automatically at the top of this pyramid structure. Finally, a brief description of the amendments applied to the Rules of Procedure of the ECJ and the CFI is followed by a discussion of their possible impact on the rate of litigation, taking certain idiosyncratic features of the community’s judicial process into ac count, such as the need for everything to be translated into all the official languages and the lack of alternative ways of solving disputes.