Il Tocai rappresenta uno dei vini che più hanno dato lustro e nobiltà alla viticoltura e all'enologia dell'Italia Nord Orientale. Ciò nonostante una decisione dell'Unione Europea ha recentemente dato ragione all'Ungheria sancendo de facto la parola fine alla vexata quaestio della tutela e del controllo della denominazione, e profilando ai produttori italiani del vino l'ineluttabile scenario del cambiamento del nome.
I contributi raccolti nel volume, nell'ambito di un Progetto cofinanziato dall'Unione Europea mediante il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, analizzano la questione da diverse prospettive lungo la filiera produttiva e di generazione del valore del prodotto. Con l'obiettivo di fondo di fornire un utile strumento per il superamento delle profonde conseguenze sulla struttura produttiva, legate al provvedimento comunitario, il volume si articola in quattro parti. La prima raffigura in ampiezza la cornice storica europea ed italiana, e delinea in profondità la complessità delle questioni giuridico-normative del vitigno e del vino Tocai. La seconda parte presenta i risultati dei modelli viticolo ed enologico che meglio appaiono valorizzare il Tocai prodotto nel territorio della Doc Lison-Pramaggiore. Tale realtà è studiata e ritratta, nei profili tecnico-produttivi della struttura dell'offerta, nella terza parte. Infine, nella quarta parte sono valutati i temi degli effetti della perdita del nome Tocai, attraverso un originale modello econometrico e propone alcune delle strategie per il rilancio e il riposizionamento del prodotto sui mercati.

Vasco Boatto è direttore del Centro Interuniversitario di Ricerche in Viticoltura ed Enologia (CIRVE) presso l'Università degli Studi di Padova a Conegliano (Treviso), dove è titolare del corso di Economia e Politica vitivinicola. È inoltre membro all'Accademia Italiana della Vite e del Vino e dell'American Society for Viticulture and Oenology. È autore di numerosi studi di economia e politica nel settore vitivinicolo.