Il volgarizzamento seicentesco della 'Pretiosa Margarita Novella' di Pietro Bono da Ferrara (medico della prima metà del sec. XIV) rappresenta una significativa testimonianza dell'interesse che il testo di Bono ha suscitato almeno fino agli Inizi del '700. la 'Pretiosa Margarita' è una delle opere più ampie della produzione alchemica trecentesca, notevole proprio per il confronto che in essa si sviluppa tra testi e temi della tradizione alchemica e le linee del più consolidato sapere naturalistico aristotelico e medico. l'interesse del testo non consiste dunque tanto nelle teorie alchemiche - non originali - che propone, quanto nell'approfondita disamina filosofica che viene impostata sull'alchimia come complessivo problema: la sua struttura e legittimità come scienza; la sua dignità in quanto garantita anche da una fondazione religiosa sono i temi di fondo della trattazione. Sviluppandoli, Bono risponde, da una parte, a obiezioni, perplessità, dubbi che la diffusione dell'alchimia in Occidente aveva provocato; d'altra parte offre un'esauriente panoramica delle teorie alchemiche del sec. XIV, degli autori e testi più diffusi e accreditati, infine e! problemi epistemologici legati alla ricerca alchemica (in particolare il tema del rapporto tra arte e natura e quello della mutabilità delle specie). Accanto alla presenza di significativi motivi ermetici, proprio quest'esaustività nella trattazione pare essere all'origine dell'apprezzamento per la 'Pretiosa Margarita' anche in ambienti culturali più tardi, e presso studiosi con interessi filosofico-scientifici diversi da quelli entro cui il trattato si era sviluppato originariamente.

Chiara Crisciani è professore associato presso I' Istituto di storia della filosofia dell'Università di Pavia. Nell'ambito delle sue ricerche sul pensiero filosofico-scientifico nell'età medievale, ha scritto saggi sulla tradizione alchemica latina (tra cui, con C. Gagnon, Alchimie et philosophie au Moyen Age, ed. Univers, Montréal, 1980) e sui rapporti tra sapere medico e cultura filosofica nel medioevo.