@article{42063,
year={2011},
issn={1972-5140},
journal={MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA},
number={1},
volume={13},
doi={10.3280/MAL2011-001002},
title={I sintomi traumatici mediano la relazione fra maltrattamento fisico infantile e il rischio in età adulta di maltrattamento?},
abstract={Obiettivo: anche se la trasmissione intergenerazionale della violenza familiare è stata ben documentata, il meccanismo responsabile di questo effetto non è stato ancora completamente accertato. Il presente studio valuta se i sintomi traumatici mediano la relazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile (CPA, Child Physical Abuse) e il rischio in età adulta di perpetrare il maltrattamento fisico (rischio di CPA in età adulta), e se tale mediazione sia uguale per le donne e per gli uomini. Metodo: reclute femminili e maschili della Marina Statunitense (USN, US Navy) (N = 5.394) e studenti universitari (N = 716) hanno completato un questionario self-report riguardante la loro storia di maltrattamento infantile (nello specifico, maltrattamento fisico infantile e abuso sessuale infantile [CSA, Child Sexual Abuse]), l’esposizione alla violenza intima tra i partner (IPV, Intimate Partner Violence), attuali sintomi traumatici, e il rischio in età adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile. Risultati: come atteso, è stata riscontrata una forte associazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile e il rischio di CPA in età adulta. Questa associazione è risultata significativa anche dopo aver controllato le variabili demografiche e l’esposizione infantile ad altre forme di violenza (CSA e IPV), e la forza della relazione non è risultata variare in base alle variabili demografiche o all’esposizione ad altre forme di violenza. Tuttavia, l’associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in età adulta è risultata più forte fra i soggetti con alti punteggi di evitamento difensivo rispetto ai soggetti con bassi punteggi. L’associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in età adulta è risultata largamente, ma non interamente, mediata dai sintomi psicologici traumatici. La mediazione è stata osservata per gli uomini e per le donne sia del campione della Marina Statunitense sia degli studenti universitari. Conclusioni: i sintomi traumatici associati ad una storia di CPA rendono conto di una sostanziale parte della relazione fra una storia di CPA e il rischio in età adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile sia negli uomini sia nelle donne. Implicazioni pratiche: nella misura in cui i sintomi traumatici sono un meccanismo a partire dal quale si verifica la trasmissione intergenerazionale dell’abuso infantile, intervenire per ridurre i sintomi traumatici nelle vittime di CPA ha il potenziale di ridurre il rischio di perpetuare il ciclo della violenza.}
url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=42063},
author={Joel Milner and Cynthia Thomsen and Julie Crouch and Mandy Rabenhorst and Patricia Martens and Christopher Dyslin and Jennifer Guimond and Valerie Stander and Lex Merrill}
pages={11-45},
language={IT}}