@article{47657, year={2012}, issn={1971-8411}, journal={STUDI JUNGHIANI}, number={35-36}, volume={18}, doi={10.3280/JUN2012-035007}, title={Anima e coraggio. Il paziente svela il sintomo, il terapeuta cerca il simbolo}, abstract={L’autrice s’interroga sul senso attribuibile al tertium, riferimento spaziale e temporale ricorrente nell’opera junghiana. Partendo dal sintomo alla volta del simbolo e, parallelamente, procedendo dalle parole alle immagini, l’autrice presenta la funzione trascendente come ponte interpersonale e intrapersonale che permette alla diade analitica di creare con sacrificio lo spazio per accogliere contemporaneamente il reale e il potenziale, l’immanente e il trascendente. Il materiale del paziente, che rinasce ed è contenuto nel presente dal setting e dalla relazione analitica, diventa un altro terzo elemento, nuova energia psichica liberata e disponibile per proseguire il processo di guarigione di sé. In quest’ottica, anche la sabbia è presentata come terzo luogo possibile ove rappresentare e congedare vecchie e nuove forme di esistenza ed esperienza: toccando il complesso e lasciando risuonare gli archetipi, si procede sul sentiero dell’individuazione di cui paziente e analista sono a tratti alterni, guardiani e ladri.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=47657}, author={Virginia Bizzarri} pages={113-124}, language={IT}}