@article{51129, year={2014}, issn={1972-4896}, journal={MONDI MIGRANTI}, number={1}, volume={}, doi={10.3280/MM2014-001013}, title={Retoriche dell’esclusione}, abstract={È difficile negare che l’immigrazione evochi uno scenario di radicali contrapposizioni. Secondo un senso comune piuttosto diffuso, un paese che sia costretto a "subire" l’urto degli immigrati è condannato ad assistere alla fine del popolo come nazione e quindi della cittadinanza democratica. L’immigrazione, mettendo in crisi la presunta omogeneità tra i cittadini che vivono sullo stesso territorio, trasformerebbe le fonti dell’unità culturale in occasioni di controversia latente o di aperto conflitto. Perciò ogni Stato democratico ha il diritto di porre barriere all’ingresso, in modo da evitare che essa possa diventare un fattore destabilizzante per la società di accoglienza. Ma qual è la posta in gioco di queste retoriche dell’esclusione per le nostre società "democratiche"? La tesi dell’articolo è che questa abbia direttamente a che fare con la legittimità e i limiti del pluralismo dei valori e delle identità politiche.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=51129}, author={Edoardo Greblo} pages={223-242}, language={IT}}