TY - JOUR PY - 2015 SN - 1972-4837 T1 - L’enigma della crisi JO - GRUPPI. Nella clinica, nelle istituzioni, nella società DA - 1/15/2017 12:00:00 AM DO - 10.3280/GRU2015-003004 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=58092 AU - Baisini, Tiziana AU - Ceccon, Paola SP - 38 EP - 47 IS - 3 VL - XVI LA - IT AB - Il termine "crisi" deriva dal greco "Krisis" che significa scegliere, separare, discernere. Infatti, all’interno di questo concetto sono compresenti tensioni opposte di evoluzione e involuzione, di crescita e regressione, di desiderio e disperazione (come ben ci ricorda il titolo del nostro Congresso). Questi aspetti opposti risultano spesso fra loro intrecciati in un viluppo oscuro e difficilmente discernibili, così come ben appare nella fase di consultazione in psicoterapia dove la domanda inizialmente confusa del paziente, intrappolata in queste polarità opposte, si svela. Il concetto di "crisi" contiene quindi al suo interno, nella sua radice etimologica, una possibilità evolutiva che consiste in un "discernimento" fra gli aspetti costruttivi e distruttivi della crisi stessa. Attualmente i conflitti economici/sociali e quelli spesso portati dai pazienti che a noi si rivolgono, appaiono caratterizzati da movimenti di aggressività, rabbia, narcisismo patologico che si giocano in una modalità parossistica e autistica. Ci chiediamo quindi quale sia il ruolo giocato dalle dinamiche narcisistiche nelle crisi personali, di coppia, familiari e sociali? Una comprensione dell’enigma della crisi a un livello ci può fornire una chiave di lettura per gli altri livelli e viceversa? Ci deve essere la decrescita per avere la crescita? PB - FrancoAngeli ER -