@article{58411, year={2016}, issn={1972-4969}, journal={STUDI ORGANIZZATIVI }, number={2}, volume={}, doi={10.3280/SO2016-002002}, title={La nascita della sociologia dell’organizzazione alla Olivetti: le Scienze dell’Organizzazione in Italia e il loro futuro}, abstract={L’articolo descrive la nascita della Sociologia dell’Organizzazione e delle Scienze Organizzative in Italia avvenuta al Centro di Ricerche sociologiche e Studi sull’Organizzazione (SRSSO) alla Olivetti di Ivrea. Fondato da Alessandro Pizzorno, venne lanciato da Luciano Gallino nel momento di massima espansione dell’azienda con opere seminali che hanno spiegato le ragioni di quella crescita e hanno fondato quelle discipline in Italia. Dopo le sue dimissioni, il Centro venne diretto da Federico Butera durante il tumultuoso passaggio dalla meccanica all’elettronica. L’articolo analizza i contributi scientifici fondativi del lavoro di Gallino basati sulla teoria dei sistemi e sulla cibernetica e le proposte dei nuovi modelli dell’azienda processiva e dell’impresa responsabile. Vengono esplorate le ragioni soggettive e oggettive per cui Gallino nella seconda metà degli anni Settanta si allontana da quelle aree scientifiche. L’articolo descrive il ruolo che il SRSSO ebbe nella analisi delle trasformazioni produttive e nella realizzazione delle isole di produzione, operando sulla "organizzazione reale" e utilizzando il metodo altamente partecipativo della ricerca intervento. Alcune caratteristiche della sociologia dell’organizzazione sviluppata in quegli anni sono: il rigore e le categorie dell’analisi della sociologia dell’organizzazione; il suo essere "at the crossroad" di diverse discipline; l’organizzazione come sistema in transazione biunivoca con l’ambiente; l’autonomia della "biologia" dell’organizzazione non riducibile all’economia e alla tecnologia; la progettazione organizzativa come fenomeno sociale complesso; il ruolo dell’organizzazione nel contribuire a risolvere grandi problemi della società. Questi elementi di quella eredità di quella fase fondativa potranno e dovranno essere ancora impiegate e valorizzate da giovani ricercatori, professionisti, operatori impegnati nello sviluppo di una Italy by design.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=58411}, author={Federico Butera} pages={10-42}, language={IT}}