@article{63580, year={2019}, issn={1972-5582}, journal={RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA}, number={1}, volume={CXLIII}, doi={10.3280/RSF2019-001010}, title={Enrico Morselli e Giovanni Antonelli. L’alienista e il "suo" genio}, abstract={In questo contributo viene esaminato, attraverso le parole dell’uno e dell'altro, il rapporto tra Enrico Morselli, uno dei maggiori esponenti della psichiatria positivista italiana e uno dei fondatori di questa rivista, e Giovanni Antonelli, un poeta girovago e anarchico finito più volte in carcere e in manicomio. Si tratta di una relazione per entrambi intensa e importante, ma non scevra certo di elementi di ambivalenza da ambo i lati: l’Antonelli è sì per Morselli un genio da ammirare, ma al contempo un malato da compiangere e da ridimensionare nelle sue aspirazioni e pretese. Morselli è per l'Antonelli - che ne avverte con chiarezza l’atteggiamento ambivalente e per alcuni aspetti strumentale - sì il mecenate che tra i primi ha creduto nelle sue capacità letterarie e pur in modo paternalistico gli vuole bene, ma al contempo l’esponente giovane e ambizioso di una psichiatria oggettivante e saccente determinata comunque a fare anche della sua avventura letteraria e umana un mattone da collocare al posto giusto nei "castelli in aria" che erige a difesa delle sue certezze. Accanto a questo tema, centrale, l’incontro dell’Antonelli con altri psichiatri e manicomi e i suoi giudizi sagaci sulla psichiatria offrono un materiale prezioso non solo per lo storico, ma anche per l’operatore e il paziente dei nostri servizi interessati a una visione critica della psichiatria e all'empowerment del soggetto.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=63580}, author={Paolo Francesco Peloso} pages={147-169}, language={IT}}