Aspetti metodologici e organizzativi dei Centri Antiviolenza: sociologia e psicoanalisi nelle donne violate

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Viviana Garbagnoli
Anno di pubblicazione 2001 Fascicolo 2001/1 Lingua Italiano
Numero pagine 16 P. Dimensione file 42 KB
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L’articolo descrive l’organizzazione dei Centri Antiviolenza in Italia dalla loro nascita negli anni ’80 come servizi volontari e fino alla recente presentazione in Parlamento della proposta di legge 825 del 4 aprile 2000. Viene descritta attraverso i risultati di ricerche sociologiche la percezione sociale del fenomeno della violenza domestica in Europa e delle sue cause. Viene descritta la metodologia attuata dal Centro Antiviolenza di Padova nel rispondere alla domanda di aiuto e nell’accogliere le donne; la metodologia del primo colloquio, i suoi obiettivi, i confini, l’induzione di intensi sentimenti da parte della vittima nelle operatrici sottolineando l’importanza di garantire un contesto sicuro e affidabile, contesto minacciato dalle interferenze del Tribunale Civile e del Tribunale dei Minori. Attenzione è data alla descrizione del lavoro terapeutico con le vittime, alla necessità di esplorare il loro modo di legarsi ai violentatori, alla loro impossibilità di separarsi e differenziarsi senza sperimentare un angoscioso senso di perdita di sé. È data attenzione alla relazione corpo-mente, alla mancanza di spazio psichico che contenga le fantasie e i desideri differenziandoli dal comportamento e dall’azione, alle interferenze da parte del corpo e dei suoi impulsi nell’evoluzione del processo di simbolizzazione. Attenzione è data alle rappresentazioni mentali delle vittime e degli abusatori riferendosi anche alle analisi psicologiche e filosofiche sull’identità femminile di Rosi Braidotti, Joyce Mc Dougall, Simone de Beauvoir. Parole chiave: corpo, mente, violenza.;

Viviana Garbagnoli, Aspetti metodologici e organizzativi dei Centri Antiviolenza: sociologia e psicoanalisi nelle donne violate in "GRUPPI" 1/2001, pp , DOI: