L’Autrice propone una riflessione sulla "mente analitica". Una "mentalità" che permette di contenere e comprendere l’altro da sé, interno ed esterno. Nelle esemplificazioni cliniche riportate la stanza di analisi diventa un luogo "comprensivo" del paziente e dell’analista. Entrambi saranno "compresi" in una relazione che potrà seguire le tappe dello sviluppo ontogenico: dal concepimento, al contenimento, alla separazione/individuazione