Amerio si propone con ambiziosa lucidità di esprimere una teoria sociale che ci permetta di interpretare gli eventi, sottraendoli agli sterili cimiteri di dati per consegnarli al confronto fra modelli di lettura. L’autore parte da un’idea del Sé come sistema non solo dotato di stati mentali, ma della capacità e della volontà di agire nel mondo; il mondo fondamentale degli esseri umani è quello sociale, e quindi l’azione chiave da spiegare è quella rivolta non tanto all’ambiente fisico ma verso le persone. La tesi chiave del libro è che occorre riconoscere il senso delle interazioni tra il Sé e l’Altro, essenza costitutiva della soggettività stessa degli esseri umani. Di questa tesi, egli espone coerentemente aspetti centrali e derivati.