Il presente saggio affronta, con l’aiuto di alcuni sogni, i seguenti problemi: a) la relazione tra l’Io e le immagini archetipiche come luogo di massima tensione tra linguaggio dell'in¬conscio e categorie della coscienza; b) lo statuto ontologico dell’archetipo. L’Autore aggira questa questione, spostando l’attenzione dalle condizioni di esistenza alle condizioni di efficacia dei processi archetipici. In questa prospettiva, sottolinea la differenza tra l’ar¬che¬ti¬pi¬co come prodotto culturale e l’archetipico come evento esistenziale. Infine, sulla scorta di alcuni testi di K. Kerényi, F. Jesi e A. Artaud, utilizza la differenza tra mitologia e mito per illustrare analogicamente il carattere di “rivelazione improvvisa” delle immagini archetipiche.