L'impasse nel gruppo: funzione dell'intermediario e contenitori multipli

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Antonello Correale, Caterina Cinciripini
Anno di pubblicazione 2006 Fascicolo 2006/2 Lingua Italiano
Numero pagine 20 P. Dimensione file 95 KB
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Gli autori, facendo riferimento al trattamento di pazienti gravi in ambito istituzionale, si soffermano sulle situazioni di impasse del gruppo dei curanti, che definiscono come caratterizzate da un senso complessivo e diffuso di impotenza e di paralisi, una lunga durata del rapporto con il paziente, un grande numero di operatori coinvolti e di interventi intrapresi e talvolta fratture e contrapposizioni nell’équipe. Viene sostenuta la tesi che l’impasse nel gruppo curante è sempre la conseguenza di una frattura, una lacerazione ed una perdita di contatto tra paziente e operatore di riferimento. Nella relazione centrale si instaura una sorta di area opaca, di punto cieco a significato traumatico che influenza entrambi i componenti della coppia. Attraverso il riferimento a delle situazioni cliniche, si sottolinea come la possibilità di uscita dalla situazione di impasse sia legata allo sforzo di provare a decifrare l’area cieca o area traumatica In questo sforzo di individuazione gli autori ritengono debbano essere attivati tre momenti significativi: ­un primo momento implica una capacità dell’operatore di indurre in se stesso un momento di solitudine e di distacco che consenta di percepire l’esistenza dell’area cieca e il desiderio di illuminarla gradualmente; ­un secondo momento è caratterizzato dalla figura dell’intermediario, un operatore o altri operatori che possano costituirsi come nuovo contenitore dell’area cieca, che può così diventare più visibile, più avvicinabile e sopportabile e quindi più condivisibile; il terzo momento, o terzo contenitore, è rappresentato dal gruppo curante riunito in sede di discussione o supervisione, nel quale l’area cieca traumatica può assumere la sua configurazione più completa e leggibile, purché però riassuma al suo interno almeno una parte dell’esperienza soggettiva dell’operatore e almeno una parte della natura degli scambi di intermediarità tra colleghi.;

Antonello Correale, Caterina Cinciripini, L'impasse nel gruppo: funzione dell'intermediario e contenitori multipli in "GRUPPI" 2/2006, pp , DOI: