L’articolo sottolinea le novità più importanti introdotte dal Trattato di Lisbona a difesa del ruolo delle autonomie territoriali a livello europeo. Riprendendo il corpus di disposizioni già proposte dalla Convenzione europea, il Trattato presenta un articolato disegno volto al coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nel sistema europeo di governance multilivello. Questo disegno è riconducibile a tre nuclei principali: il riconoscimento delle autonomie territoriali come attori dell’ordinamento giuridico, l’attribuzione, all’interno del nuovo meccanismo di controllo del principio di sussidiarietà, di strumenti di partecipazione al processo decisionale comunitario e di tutela delle sfere di competenze e, infine, la garanzia di tali strumenti attraverso il riconoscimento del diritto di ricorso del Comitato delle Regioni alla Corte di giustizia.