In questo articolo l’autrice mette a fuoco i legami e le differenze tra l’attenzione fluttuante di cui parla Freud, e l’attenzione consapevole, così come è descritta in alcune pratiche spirituali soffermandosi in particolare sulla pratica buddhista. Sottolinea in particolare gli aspetti qualitativi di questo tipo di attenzione. Senza una pratica protratta di rispetto per le pause, di silenzio e di ascolto consapevole di sé, pratica che deve divenire quotidiana e costante, non si può creare quel luogo aperto e contenente che è a fondamento di un’etica di ascolto spirituale. L’autrice sottolinea l’importanza del decentramento dell’Io, in molte pratiche spirituali e tradizioni sapienziali, ma anche nel sistema della psicologia dei complessi. Nella metapsicologia junghiana si evidenzia un sistema centrato rispetto al Sé e a-centrato rispetto all’Io. Secondo l’autrice, l’attenzione al momento presente apre a un ascolto senza finalità, programmi pre-stabiliti, pre-giudizi, in cui pratica spirituale e scopi della terapia si ritrovano in una nuova dimensione di ascolto terapeutico ed etico al contempo.
Keywords: Attenzione fluttuante uniforme, evento sensoriale, dis-trazione, consapevolezza di sé, momento presente, ascolto etico