La reclusione dell’infanzia. Com’è difficile crescere in città

Titolo Rivista SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)
Autori/Curatori Elisabetta Forni
Anno di pubblicazione 2011 Fascicolo 2011/40 Lingua Italiano
Numero pagine 11 P. Dimensione file 383 KB
DOI 10.3280/LAS2011-001004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Nel nostro mondo occidentale e urbanizzato i bambini subiscono forme di segregazione e controllo, al pari di altre categorie sociali altrettanto ‘scomode’, perché ostacolano il cosiddetto ‘ordine morale del profitto e del consumo’. La casa, la scuola, i luoghi strutturati e sorvegliati delle attività del tempo libero, vengono presentati come il rifugio contro i pericoli della strada che è perciò interdetta ai bambini con ogni mezzo, compreso il coprifuoco. Ma la libera fruizione di uno spazio pubblico fatto di strade, piazze, slarghi, aree vuote e marginali, è invece fondamentale per lo sviluppo delle capacità sociali dei bambini. Uno dei tre principi della Carta ONU dei Diritti dell’infanzia, quello alla partecipazione e all’autonomia, è violato.;

Elisabetta Forni, La reclusione dell’infanzia. Com’è difficile crescere in città in "SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)" 40/2011, pp , DOI: 10.3280/LAS2011-001004