Aspetti comunitari dell’attività in emergenza: il caso Abruzzo

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Giulia Marino
Anno di pubblicazione 2011 Fascicolo 2010/3 Lingua Italiano
Numero pagine 8 P. 53-60 Dimensione file 101 KB
DOI 10.3280/GRU2010-003006
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L’autrice ripercorre le fasi dell’intervento di emergenza realizzato all’Aquila dopo il terremoto, per evidenziarne le criticità e per individuare le modifiche necessarie alla sua ottimizzazione. A questo scopo, propone la cronaca dei primi interventi dal punto di vista logistico e aiuta a rappresentarsi l’ingente dispiego di forze messe in campo per fronteggiare l’emergenza. Descrive i primi interventi in ambito psicologico - destinati ai familiari delle vittime - e, in seguito, le attività di counselling e ludico-creative per i soggetti che manifestavano un maggior disagio psicologico e per i bambini. L’assistenza psicosociale è stata fornita da un gran numero di volontari impegnati in alcune associazioni coordinate dalle Protezione Civile. Prima di chiudere la fase dell’emergenza in carico alla Protezione Civile, i volontari hanno stimato la situazione psicologica della comunità, utilizzando i parametri proposti da Gordon per la valutazione a lungo termine dopo una catastrofe, e hanno passato le consegne agli Enti locali che, sempre grazie alla disponibilità di associazioni che autofinanziano il proprio lavoro, hanno organizzato interventi diversi, soprattutto nelle scuole.;

Keywords:Catastrofe naturale, psicologia dell’emergenza, associazioni di volontariato, elaborazione del lutto, valutazione a lungo termine dello stato psicologico di una comunità, assistenza psico-sociale

Giulia Marino, Aspetti comunitari dell’attività in emergenza: il caso Abruzzo in "GRUPPI" 3/2010, pp 53-60, DOI: 10.3280/GRU2010-003006