In questo articolo l’autore si propone di integrare alcuni ricordi personali legati alla sua esperienza come paziente in un gruppo condotto da Ferdinando Vanni, con le riflessioni teoriche scaturite dalla rilettura di "Nuove concezioni sulle difese inconsce nei gruppi". Da queste considerazioni sorgono alcune domande relative alle connessioni tra esperienza terapeutica di gruppo ed esperienza di analisi individuale. In particolare, vengono evidenziati i movimenti convergenti e divergenti che scaturiscono dai due campi teorico-esperienziali in cui si è mosso Vanni.
Keywords: Fantasia originaria di gruppo, definizione reciproca attuale, soglia del gruppo, corporeità del gruppo, transfert, matrice culturale.