Poche opere sulla Shoah hanno suscitato tante controversie e attirato tanta attenzione quanto Eichmann a Gerusalemme di Hannah Arendt (1963). Il dibattito innescato dal resoconto sulla "banalità del male" è stato così intenso da far diventare questa locuzione una sorta di icona all’interno del discorso sulla violenza collettiva e sul genocidio. Ormai, il concetto di banalità del male ha una propria carriera, sia nella sfera della pubblica opinione, sia nell’ambito delle discipline scientifiche. E qualsiasi tentativo di studiare il comportamento umano sotto l’ombrello semantico di questo termine deve farsi carico del problema dell’indifferenza. Attraverso i contributi offerti dalla psicologia sociale, questo articolo passa in rassegna i modi tradizionali di intendere l’indifferenza e individua nuove prospettive di analisi per spiegare tale fenomeno nei contesti di atrocità collettive.
Keywords: Indifferenza, banalità del male, violenza, empatia, apatia