Traduzione e rappresentazione del vissuto psicotico nel setting istituzionale

Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Giuseppe Martini
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/1 Lingua Italiano
Numero pagine 18 P. 63-80 Dimensione file 401 KB
DOI 10.3280/INT2013-001005
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I pazienti psicotici soffrono di una carenza drammatica delle loro capacità rappresentazionali. Questi vissuti caotici esigono, per essere portati alla parola e acquisire finalmente un qualche diritto di espressione, una complessa operazione di traduzione, che dalla sensazione informe traghetti sia loro che i terapeuti verso molteplici e talora contraddittori modelli narrativi. Il lavoro discute i percorsi traduttivi che conducono da una rappresentazione "privata" della psicosi a una rappresentazione condivisa, con particolare riferimento a quanto accade nel setting istituzionale (Dipartimento di Salute Mentale). Esso si caratterizza per la complessità degli attori e delle dinamiche in gioco, venendosi a generare una circolarità delle rappresentazioni tra pazienti, familiari e terapeuti, con un continuo rimando dal tutto alla parte e viceversa. Gli strumenti del lavoro istituzionale vengono così riletti alla luce della teoria psicoanalitica e di alcuni contributi di filosofia della traduzione. Sono introdotti i concetti di traduzione provvisoria, intraducibilità della psicosi, paziente immaginario e paziente fantasmatico. Si tenta inoltre di illustrare, da un punto di vista analitico, le interferenze e le interazioni tra i diversi modelli di rappresentazione di cui sono portatori pazienti, familiari e terapeuti, nonché la "babele delle lingue" che dal loro intreccio viene spesso a crearsi.;

Keywords:Irrappresentabile, intraducibile, interlingua, traduzione provvisoria, paziente immaginario

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Giuseppe Martini, Traduzione e rappresentazione del vissuto psicotico nel setting istituzionale in "INTERAZIONI" 1/2013, pp 63-80, DOI: 10.3280/INT2013-001005