L’articolo affronta il tema dei diritti sociali, della loro disciplina (costituzionale o solo legislativa) e relativa evoluzione nel quadro del costituzionalismo europeo, italiano, e nel processo di integrazione europea. La tematica viene approfondita nell’ottica delle problemi posti dalla crisi economica e dalle trasformazioni costituzionali imposte in sede europea ai Paesi membri. L’equilibrio di bilancio, ora costituzionalizzato nella gran parte dei questi Paesi, si pone, infatti, come limite alla discrezionalità dei legislatori nazionali, con il rischio di contrazione dei servizi pubblici e conseguenti riflessi sui livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritti civili e sociali in termini di esistenza dignitosa e standard assistenziali. L’articolo affronta, infine, il tema dei rapporti fra diritti sociali, esigenze del mercato e processo di integrazione europea. Si tratta di comprendere bene se tale processo, così come attualmente configurato, non condizioni la piena garanzia della protezione costituzionale nazionale al diritto del lavoro e al lavoro. Alcuni recenti indirizzi giurisprudenziali della Corte europea di giustizia pongono interrogativi e dubbi sotto tale profilo; per questa ragione, merita attenzione il tema delle tutele giurisdizionali dei diritti fondamentali fra costituzioni nazionali e nuovi trattati ‘europei’