Ciador Art: neo Orientalismo e repressione

Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Anna Vanzan
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/1 Lingua Italiano
Numero pagine 14 P. 207-220 Dimensione file 106 KB
DOI 10.3280/MM2014-001012
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Gli artisti iraniani contemporanei sono da tempo assai apprezzati in Occidente, dove sono stati inizialmente introdotti dalle performance di Shirin Neshat, loro compatriota da decenni auto-esiliata negli Stati Uniti e resa famosa grazie alle sue foto di donne velate e ricoperte di scritte a caratteri arabo-persiani. Tale aspetto ‘esotico’, peraltro aspramente criticato in Iran, dove questa corrente neo orientalista viene bollata come ciador art, in quanto il velo ne è assoluto protagonista, continua ad essere ricercato da critici, galleristi e organizzatori di mostre in Europa, Stati Uniti e Paesi del Golfo (questi ultimi veri e propri motori di promozione dell’arte iraniana all’estero), offrendo spazio solo agli artisti che si esprimono secondo coordinate etnicamente riconoscibili; e di fatto penalizzando in questo modo quelli che intendono usare linguaggi più universali senza necessariamente ricorrere a donne velate, calligrafia arabo-persiana, o a immagini che confermino gli stereotipi radicati in Occidente rispetto alla società d’Iran, soprattutto per quanto riguarda il suo segmento femminile. L’articolo esplora i limiti etnici e di genere entro cui i mercati occidentali costringono l’arte contemporanea persiana, operando, di fatto, una vera e propria colonizzazione culturale;

Keywords:Arte contemporanea persiana; ciador art; neo orientalismo; donne velate.

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Anna Vanzan, Ciador Art: neo Orientalismo e repressione in "MONDI MIGRANTI" 1/2014, pp 207-220, DOI: 10.3280/MM2014-001012