In mancanza di una strategia complessiva e di fondi adeguati, negli ultimi anni il Parco Agricolo Sud (sempre più minacciato dal consumo di suolo) ha visto nascere e rafforzarsi, al proprio interno, una serie di iniziative e di reti locali di soggetti diversi, coesi intorno a progetti di rafforzamento dell’economia agricola e di riqualificazione ambientale e paesistica. Cogliendo l’occasione dell’Expo milanese, sarebbe opportuno, ponendo a sistema questo nuovo assetto, modificare il mandato e la struttura dell’ente gestore per farne un’agenzia metropolitana di sviluppo dell’agricoltura periurbana guidata da un partenariato dei principali attori attualmente in campo, sull’esempio dei Gal dell’approccio comunitario Leader+. Il parco andrebbe quindi pianificato strategicamente come una confederazione di ‘distretti rurali’ coordinati dall’agenzia e concepito come un mosaico flessibile di progetti intercomunali integrati per la produzione alimentare e la fruizione paesistica
Keywords: Agricoltura periurbana; distretti rurali; marketing territoriale