Tutto quello che ho è una voce Il processo a Iosif Brodskij

Titolo Rivista EDUCAZIONE SENTIMENTALE
Autori/Curatori Roberto Scarpa
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/23 Lingua Italiano
Numero pagine 42 P. 58-99 Dimensione file 149 KB
DOI 10.3280/EDS2015-023008
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Nel soggetto che è stato esposto a una situazione alienante si evidenziano due meccanismi onnipotenti di sopravvivenza psichica che possiamo sinteticamente riassumere con le espressioni "adattamento a qualsiasi cosa" e "oggetto da salvare". Il primo si spiega come conseguenza del vincolo simbiotico (Bleger) che è onnipotente in quanto obbligatorio e ineludibile e che conferisce potere al depositario, tanto più se le sue intenzioni sono abusive. L’"oggetto da salvare" è la rappresentazione di un vincolo in cui il soggetto attribuisce segretamente esistenza e dignità umana a un altro soggetto per il quale si preoccupa. Ossia che la fusione alienante con il contesto si accompagna e compensa a livello intrapsichico, con il desiderio di salvare un altro e, con esso, un’etica di base di protezione dell’altro. Questa modesta onnipotenza si ritrova, durante l’alleanza terapeutica, nell’illusione, nella fede e nel credere in un possibile divenire per il paziente e, anche, nell’allarme di un’etica necessaria per resistere alla tentazione di rendere ovvie le situazioni di terrore, abuso e umiliazione. (N.d.r.) La modesta onnipotenza può avere a che fare con un movimento che, a partire da un relativo arretramento, ritrovi le condizioni generative per recuperare capacità di scelta sia nel terapeuta che nei pazienti. Nel dialogo tra le autonomie può trovare spazio la ragione poetica, creando evoluzioni che diversamente sarebbero state inimmaginabili.;

Keywords:Onnipotenza, potere, spazi della soggettività, vincolo simbiotico, etica, solidarietà, "oggetto da salvare", "adattamento a qualsiasi cosa".

Roberto Scarpa, Tutto quello che ho è una voce Il processo a Iosif Brodskij in "EDUCAZIONE SENTIMENTALE" 23/2015, pp 58-99, DOI: 10.3280/EDS2015-023008