Il valore del lavoro sociale. Meccanismi estrattivi e rappresentazioni del non profit

Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Sandro Busso, Silvia Lanunziata
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/142 Lingua Italiano
Numero pagine 18 P. 62-79 Dimensione file 120 KB
DOI 10.3280/SL2016-142004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’articolo ha come oggetto il lavoro sociale nel settore non profit, e si propone una riflessione sui meccanismi di estrazione di valore qui riscontrabili, e sulle strategie organizzative che permettono di rispondere alle incertezze del mercato, scaricandone almeno in parte i costi sul lavoro. Centrali nell’analisi sono l’attenzione al ruolo giocato dall’universo simbolico costruito attorno al non profit, e l’interesse per le interazioni tra ricompense materiali e immateriali dei lavoratori. Queste, infatti, pesano in modo determinante sulla soddisfazione degli attori in gioco, e sui meccanismi con cui il conflitto viene rimosso o innescato. L’analisi si propone di contribuire al dibattito sul lavoro nella foundational economy, facendo emergere alcuni nodi critici. In primo luogo viene messo in evidenza come non siano necessarie le dimensioni del profitto e dell’accumulazione di valore economico perché meccanismi estrattivi possano essere messi in atto. In secondo luogo, il caso osservato mette in guardia da un possibile rischio specifico dei settori dell’economia fondamentale. Qui, infatti, proprio il carattere pubblico e socialmente rilevante del servizio offerto sembra legittimare lo sfruttamento del lavoro, che si giustifica attraverso le sue ricadute sociali, come se proprio il carattere foundational dei servizi sociali innescasse, piuttosto che depotenziare, i meccanismi estrattivi.;

Keywords:Non profit, lavoro sociale, operatori sociali, estrazione di valore, terzo settore, foundational economy

  1. Ambrosini M. (1999). Tra altruismo e professionalità: terzo settore e cooperazione in Lombardia. Milano: FrancoAngeli.
  2. Armano E. (2012). Alcune parole chiave della soggettività nel lavoro della conoscenza. In: Ead., Murgia A., a cura di, Mappe della precarietà. Knowledge workers, creatività, saperi e dispositivi di soggettivazione. Bologna: Odoya.
  3. Armano E., Murgia A. (2013). The Precariousnesses of Young Knowledge Workers: a Subject oriented Approach. Global Discourse, vol. 3(34): 116.
  4. Ascoli U., a cura di (1999). Il Welfare futuro: manuale critico del terzo settore. Roma: Carocci.
  5. Boltanski L., Chiapello E. (1999). Le nouvel esprit du capitalisme. Paris: Gallimard.
  6. Borzaga C., Tortia E. (2006). Worker motivations, job satisfaction, and loyalty in public and nonprofit social services. Nonprofit and voluntary sector quarterly, 35.2: 225-248.
  7. Bowman A., Froud J., Johal S., Law J., Leaver A., Moran M., Williams K. (2014). The end of the experiment?: From competition to the foundational economy. Oxford: Oxford University Press.
  8. Brophy E., de Peuter G. (2007). Immaterial labor, precarity and recomposition. Knowledge workers in the information society, 2/2007: 177-192.
  9. Busso S., Gargiulo E. (2016). Convergenze parallele: il perimetro (ristretto) del dibattito italiano sul Terzo settore. Politiche Sociali/Social Policies, 1/2016: 101-122.
  10. Busso S., Negri N., a cura di (2012). La programmazione sociale a livello locale: innovazione, tradizione, rituali. Roma: Carocci.
  11. Busso S., Rivetti P. (2014). What’s Love Got to Do with it? Precarious Academic Labour Forces and the Role of Passion in Italian Universities. Recherches sociologiques et anthropologiques, 45-2: 15-37.
  12. Chicchi F., Leonardi E., a cura di (2011). Lavoro in frantumi. Condizione precaria, nuovi conflitti e regime neoliberista. Verona: Ombre Corte.
  13. Couldry N., Littler J. (2011). Work, Power and Performance: Analysing the ‘Reality’ Game of The Apprentice. Cultural Sociology, vol. 5(2): 263-279.
  14. Curcio R., a cura di (2014). La rivolta del riso, a cura di R. Curcio, Sensibili alle Foglie, Roma.
  15. De Leonardis O. (2002). In un diverso welfare: sogni e incubi. Milano: Feltrinelli.
  16. Donati P., a cura di (1996). Sociologia del terzo settore: Roma: Nuova Italia Scientifica.
  17. Eikenberry A.M., Kluver J.D. (2004). The marketization of the nonprofit sector: civil society at risk? Public administration review, 3/2004: 132-140.
  18. FIERI (2013). Multiwelfare. Le trasformazioni dei welfare territoriali nella società dell’immigrazione. Rapporto di ricerca. Torino: FIERI.
  19. Gori C., Ghetti V., Rusmini G., Tidoli R. (2014). Il welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive. Roma: Carocci. Hochschild A.R. (1979). Emotion work, feeling rules, and social structure. American journal of sociology, vol. 85, n. 3: 551-575.
  20. Lasch C. (1981). La cultura del narcisismo. Milano: Bompiani.
  21. Marcon G., a cura di (2015). Lavorare nel sociale, una professione da ripensare. Bologna: Edizioni dell’asino.
  22. Mc Robbie A. (2002). From Holloway to Hollywood: Happiness at Work in the New Cultural Economy. In: Du Gay P., Pryke M., a cura di, Cultural Economy: Cultural Analysis and ommercial Life. London: Sage.
  23. Murgia A. (2012). Gendered Ways of Knowledge Work? Stories of Gender Hegemony and Resistance in Temporary Jobs. In: Knauss S., Wobbe T., Covi
  24. G., a cura di, Gendered ways of Knowing in Science. Scope and Limitations. Trento: FBK Press.
  25. Ross A. (2008). The New Geography of Work Power to the Precarious? Theory, Culture & Society, vol. 25(78): 3149.
  26. Ross A. (2001). No-collar labour in America’s “New Economy”. Socialist Register, 37(37): 77-87.
  27. Sennett R. (2008). The craftsman. New York: Yale University Press.
  28. Vercellone C. (2009). Lavoro, distribuzione del reddito e valore nel capitalismo cognitivo. Una prospettiva storica e teorica. Sociologia del lavoro, n. 115/2009: 31-54.
  29. Von Osten M. (2007). Unpredictable Outcomes: a Reflection after some Years of Debates on Creativity and Creative Industries’. In: Lovink G., Rositer
  30. N., a cura di, My Creativity Reader: a Critique of the Creative Industries. Amsterdam: Institute of Network Cultures, pp. 49-58.

  • The Third Sector Reform in Italy: an Opportunity for Matching Social Innovation and Youth Policies? Luca Raffini, Anna Reggiardo, Andrea Pirni, in Youth and Globalization /2021 pp.135
    DOI: 10.1163/25895745-03010006
  • A job like any other? Working in the social sector between transformations of work and the crisis of welfare Davide Caselli, Barbara Giullari, Dexter Whitfield, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 155/2019 pp.33
    DOI: 10.3280/SL2019-155002
  • Spaces of Social Recomposition: Resisting Meaningful Work in Social Cooperatives in Italy Valentina Castellini, in Antipode /2021 pp.1661
    DOI: 10.1111/anti.12752
  • Linee di cura. La mobilità biografica nello spazio del Terzo Settore Anna D’ascenzio, in WELFARE E ERGONOMIA 2/2023 pp.43
    DOI: 10.3280/WE2022-002004
  • Away from Politics? Trajectories of Italian Third Sector after the 2008 Crisis Sandro Busso, in Social Sciences /2018 pp.228
    DOI: 10.3390/socsci7110228
  • Professioni di confine. Indagine sulla ridefinizione del lavoro sociale Edoardo Esposto, Cecilia Ficcadenti, Francesca Messineo, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 155/2019 pp.74
    DOI: 10.3280/SL2019-155004

Sandro Busso, Silvia Lanunziata, Il valore del lavoro sociale. Meccanismi estrattivi e rappresentazioni del non profit in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 142/2016, pp 62-79, DOI: 10.3280/SL2016-142004