L’Europa investita dalla crisi economica e indebolita dalle trasformazioni del mercato del lavoro dagli anni ’90, si trova oggi a fronteggiare nuovi bisogni, quantitativamente in crescita e qualitativamente differenziati, rispetto ai quali i sistemi di protezione sociale si trovano inadeguati. In questo scenario altri attori si propongono come integrazione e compensazione del welfare che si ritrae: associazioni, fondazioni, imprese con vocazione sociale. Il contributo presenta, attraverso dati secondari e interviste con testimoni privilegiati, l’esperienza francese dei Jardins de Cocagne, imprese agricole con finalità sociali, sorte negli anni ’90 per offrire inserimento occupazionale e sociale a persone con biografie non lineari e multiproblematiche; nell’ultimo quinquennio questi "orti-giardini" sono diventati il luogo in cui trovano rilegittimazione sociale gli "inclusi" spiazzati dalla crisi. L’esperienza dei Jardins costituisce un caso esemplare della capacità cooperativa di diversi attori all’interno di comunità locali e di creazione di valore e coesione sociale attraverso il lavoro.
Keywords: Fondazioni e sviluppo locale, associazionismo e sviluppo locale, crisi del welfare, network governance, mercato del lavoro, recessione