La menzogna e il potere. Note ai margini del rapporto tra complottismo e negazionismo

Titolo Rivista EDUCAZIONE SENTIMENTALE
Autori/Curatori Claudio Vercelli
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/28 Lingua Italiano
Numero pagine 21 P. 13-33 Dimensione file 237 KB
DOI 10.3280/EDS2017-028003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Gli storici recentemente hanno ricordato l’evoluzione del fenomeno della menzogna nella comunicazione pubblica. Non si tratta solo di disseminazione intenzionale di fake news, un fenomeno che già Marc Bloch aveva studiato durante la Prima guerra mondiale. Stiamo assistendo a qualcosa di più complesso, connesso alla nozione stessa di "informazione". In aggiunta alla recente trasformazione della natura del potere, in relazione alla percezione che molti hanno di una sua distribuzione ineguale all’interno della comunità. I cambiamenti avvenuti nelle società avanzate hanno prodotto effetti di lungo periodo sia nella cultura che nelle dinamiche sociali. Alla base di questo fenomeno vi è la crisi delle agenzie di formazione e socializzazione. Tra i vari motivi vi è l’ampliamento delle forme di conoscenza, che incrocia la tradizionale separazione tra cultura "alta" delle élite e cultura popolare. Si tratta della pretesa di un "diritto di sapere" che si incrocia con la "critica dei poteri costituiti" nell’epoca della crisi della partecipazione politica. La teoria della cospirazione è una forma di falsa coscienza che, senza preoccuparsi dei propri fondamenti, produce autoconferma delle sue affermazioni. La circolarità ne è un aspetto fondamentale anche se non esclusivo, quale strumento di compensazione cognitiva a fronte dell’incomprensione della complessità del reale. Il più delle volte il cospirazionismo si accoppia con una visione paranoica dei processi storici e sociali. Appare come "rivelazione" di ciò che non può essere detto, assumendo i caratteri di un discorso critico nei confronti dell’ordine costituito.;

Keywords:Negazionismo, cospirazionismo, complottismo, potere, antisemitismo, paranoia, informazione, menzogna

  1. Bifulco D. (2012). Negare l’evidenza: Diritto e storia di fronte alla “menzogna di Auschwitz”. Milano: FrancoAngeli.
  2. Battini M. (2010). Il socialismo degli imbecilli: Propaganda, falsificazione, persecuzione degli ebrei. Torino: Bollati Boringhieri.
  3. Billington J.H. (1986). Le origini occulte dell’organizzazione. Con il fuoco nella mente. Le origini della fede rivoluzionaria. Bologna: il Mulino.
  4. Canfora L. (2010). L’uso politico dei paradigmi storici. Roma-Bari: Laterza.
  5. Ciuffoletti Z. (1989). Il complotto massonico e la Rivoluzione francese. Firenze: Medicea.
  6. Ciuffoletti Z. (1993). Retorica del complotto. Milano: Il Saggiatore.
  7. Del Boca A., a cura di (2009). La storia negata: il revisionismo storico e il suo uso politico. Vicenza: Neri Pozza.
  8. Fenster M. (1999). Conspiracy Theories: Secrecy and Power in American Culture. Minneapolis: University of Minnesota Press.
  9. Girardet R. (1985). Mythes et mythologies politiques. Paris: Seuil.
  10. Groh D. (1992). La seduzione delle teorie cospiratorie. Ovvero “Why did thing happen to good people”. In: Comunità, 193-194.
  11. Eco U. (2010). Il cimitero di Praga. Milano: Bompiani.
  12. Finkielkraut A. (1982). L’avenir d’une négation. Réflexion sur la question du genocide. Paris: Seuil.
  13. Ginzburg C. (2006). Il filo e le tracce: vero, falso, finto. Milano: Feltrinelli.
  14. Hirschman A.O. (1991). Retoriche dell’intransigenza. Perversità, futilità, messa a repentaglio. Bologna: il Mulino.
  15. Hofstadter R. (1965). The Paranoid Style in American Politics and Other Essays. New York: Knopf.
  16. Levi Sullam S. (2008). L’archivio antiebraico: Il linguaggio dell’antisemitismo moderno. Roma-Bari: Laterza.
  17. Marquand O. e Melloni A. (2008). La storia che giudica, la storia che assolve. Roma-Bari: Laterza.
  18. Pisanty V. (1998). L’irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo. Milano: Bompiani.
  19. Pisanty V. (2012). Abusi di memoria. Negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah. Milano: Bruno Mondadori.
  20. Popper K.R. (1972). Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica. Bologna: il Mulino.
  21. Traverso E. (2006). Il passato, istruzioni per l’uso. Verona: Ombre Corte.
  22. Vercelli C. (2013). Il negazionismo. Storia di una menzogna. Roma-Bari: Laterza.
  23. Vercelli C. (2013). Tra menzogna e mistificazione. Il negazionismo. Prometeo, Rivista trimestrale di scienza e storia, 121.
  24. Vercelli C. (2013). Le trappole seducenti del complottismo. Prometeo. Rivista trimestrale di scienza e storia, 124.
  25. Vercelli C. (2016). Alcune riflessioni sul negazionismo nell’età dell’“informazione totale”. In: F. Germinario, a cura di, Il negazionismo. Un fenomeno contemporaneo. Roma: Carocci.
  26. Wallace P. (2017). La psicologia di Internet. Milano: Raffaello Cortina.

Claudio Vercelli, La menzogna e il potere. Note ai margini del rapporto tra complottismo e negazionismo in "EDUCAZIONE SENTIMENTALE" 28/2017, pp 13-33, DOI: 10.3280/EDS2017-028003