Hic sunt leones. Quale posto occupa la pericolosità sociale nel lavoro di un Centro di Salute Mentale?

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Giovanni Angelici
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/1 Lingua Italiano
Numero pagine 13 P. 50-62 Dimensione file 227 KB
DOI 10.3280/GRU2017-001004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’autore prende in esame la pericolosità del paziente psichiatrico grave in relazione all’assetto dei servizi di salute mentale territoriali e, in particolare, sostiene l’utilità di mettere al centro del lavoro una dimensione gruppale, sia come funzione protettiva che progettuale, per evitare derive riduzioniste di tipo difensivo.;

Keywords:Pericolosità, Psicosi, Disturbi della personalità, Gruppo, Progetto terapeutico.

  1. Ballerini A. e Berti Ceroni G. (1986). Interventi combinati e gruppo di lavoro in psichiatria. In: Ammanniti M., Antonucci F. e Luoni G., a cura di. Strumenti conoscitivi per la nuova assistenza psichiatrica. Roma: Borla.
  2. Correale A. (1981). Riflessioni sul gruppo di lavoro in un Centro di Salute Mentale. Gruppo e Funzione Analitica, II, 2: 61-66.
  3. Fornari F. (1971). Introduzione ad una socioanalisi delle Istituzioni psichiatriche. Rivista di Psicoanalisi, XVII, 17: 9-41.
  4. Freud S. (1915). Triebe und Triebschicksale (trad. it.: Pulsioni e loro destini. OSF, 8. Torino: Boringhieri).
  5. Freud S. (1919). Das Unheimliche (trad. it.: Il perturbante. OSF, 9. Torino: Boringhieri).
  6. Gragnani C. (1977). L’istituzione psichiatrica alla luce delle attuali vedute psicoanalitiche dell’aggressività. Rivista di Psicoanalisi, XXIII: 268-294.
  7. Jaques E. (1955). Sistemi sociali come difesa dall’ansia persecutoria e depressive. In: Klein M., Heimann P. e Money-Kyrle R., a cura di. Nuove vie della psicoanalisi. Milano: Il Saggiatore, 1966.
  8. Kaës R. (2015). L’extension de la psychanalyse. Paris: Dunod (trad. it.: L’estensione della psicoanalisi. Roma: FrancoAngeli, 2016).
  9. Keats J. (1817). Lettera di J. Keats a George e a Thomas Keats, 21 dicembre 1817. In: Bion W.R., Attenzione e interpretazione. Roma: Armando Editore, 1973.
  10. Searles H.F. (1965). Collected Paper on Schizophrenia and Related Subjects. London: The Hogarth Press and the Institute of Psychoanalysis (trad. it.: Scritti sulla schizofrenia, Torino: Boringhieri, 1974).

Giovanni Angelici, Hic sunt leones. Quale posto occupa la pericolosità sociale nel lavoro di un Centro di Salute Mentale? in "GRUPPI" 1/2017, pp 50-62, DOI: 10.3280/GRU2017-001004