L’articolo mette a tema la funzione generativa e ristrutturante del processo psicoterapeutico. La ricerca empirica che sostiene il contributo, nasce dalla necessità di rompere la gabbia di una organizzazione metapsichica rigida e ripetitiva che va a caratterizzare la relazione psicoterapeutica stessa. L’attenzione nel metodo viene rivolta alla capacità poietica di ogni soggetto umano, intesa come capacità d’agire (poiein) nell’assenza, dando forma originale al proprio sentire. Si tratta per il terapeuta di saper attendere e riconoscere la poiesis in atto, nel gesto e nella parola "incarnata" del paziente e di accompagnarla per generare tollerabilità, creare differenze e nuove transizioni di senso. Gli approfondimenti teorici a sostegno di tale prospettiva riguardano i contributi di psicoanalisti che hanno prestato particolare attenzione alla creatività e alle potenzialità dell’inconscio tacito, non rimosso.
Keywords: Poiesis, creatività, capacità negativa, stato originario/originale, pre-simbolico, inconscio non rimosso, regressione, mente incorporata