Questo scritto riguarda un gruppo di supervisione on line, reso possibile grazie al collegamento col conduttore, Robi Friedman, via internet. Le catene associative derivanti dal racconto di un sogno, proposto a turno da uno dei membri (dreamtel-ling), sono alla base del lavoro nel gruppo. I sogni utilizzati sono per lo più di pazienti, ma spesso anche degli stessi partecipanti. Analogamente le associazioni attingono sia dalla sfera personale che professionale di questi. Dopo una introdu-zione teorica sul dreamtelling, vengono raccontate le origini del progetto e detta-gliatamente descritto e discusso lo sviluppo del dispositivo utilizzato. In conside-razione del particolare setting così realizzato, è stato necessario rileggere in modo nuovo le funzioni dell’osservazione partecipante, del rispecchiamento, della comunicazione verbale e non verbale. Nel tempo anche il funzionamento del gruppo si è trasformato in conseguenza del nuovo dispositivo adottato ed è divenuto sempre più intimo e intenso sviluppando un rapporto insolito, ma positivo con il conduttore situato così lontano. Gli autori suggeriscono la possibilità che vi sia una profonda somiglianza fra il processo osservato nel gruppo e le modalità con cui riteniamo si sviluppi il lavoro del sogno, sia nel contenuto manifesto che in quello latente. Inoltre, quest’esperienza ha offerto numerosi spunti di riflessione sulla specificità della matrice "padovana", sui concetti di matrice sociale e di grande gruppo che risuonano con grande forza in questo piccolo gruppo dai con-fini così ampi e per certi versi poco definiti.
Keywords: Dreamtelling, Supervisione e terapia di gruppo on line, Sogno, Matrice di gruppo, Gruppo virtuale e gruppo reale
Alessandra Furin, Lorenita Colombani, Ivan Ambrosiano, Silvia Formentin, Maurizio Frassin, Angelo Silvestri, Alessandra Silvestro, Enrico Stenico, Robi Friedman, in "GRUPPI" 1/2019, pp. 57-71, DOI:10.3280/GRU2019-001005