Nei mesi che intercorrono tra le Cinque giornate di Milano e il ritorno degli austriaci, nell’agosto dello stesso anno, sorgono in Lombardia numerosissime pubblicazioni periodiche, dalla vita più o meno effimera. A Monza e nel resto della Brianza, tra l’aprile e il giugno del 1848, circola il bisettimanale «Il Brianteo», che può considerarsi a buon diritto la prima esperienza giornalistica matura della zona. Il giornale, dall’orientamento fortemente filogovernativo, avrà come obiettivo principale quello di orientare l’opinione pubblica locale a favore del movimento nazionale e della politica del Governo di Milano. Il presente saggio si prefigge di analizzare in che modo, e toccando quali argomenti, «Il Brianteo» abbia perseguito questo scopo. Dall’analisi degli articoli sono emerse due distinte aree d’intervento: l’area del consenso emotivo, caratterizzata dal ricorso a immagini emotivamente coinvolgenti, attinte principalmente dalla sfera religiosa, familiare e militare, capaci di scuotere gli animi dei lettori, e l’area del consenso politico che vede il giornale schierarsi con convinzione al fianco del Governo di Milano sia nel sostegno alla campagna fusionista sia nella repressione delle rivolte contadine dell’aprile-maggio di quell’anno.
Keywords: Giornalismo risorgimentale, «Il Brianteo», 1848, Monza, rivolte contadine, Aristide De Antichi, Governo di Milano