Il Foster Parents’ Plan: l’"invenzione" dell’adozione a distanza e gli esordi dell’attività in Italia

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Silvia Cassamagnaghi
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/296 Lingua Italiano
Numero pagine 24 P. 231-254 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/ic296-oa2
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Il Foster Parents’ Plan nacque nel 1937, per sostentare i bambini vittime della Guerra civile in Spagna, grazie a un corrispondente di guerra inglese, che ebbe l’idea di creare "legami per-sonali" tra bambini profughi e orfani e i loro benefattori, creando uno dei primissimi esperi-menti di "adozione a distanza". I "genitori adottivi" sostenevano finanziariamente i piccoli e mantenevano contatti con loro, attraverso lo scambio di lettere. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il Fpp estese i propri aiuti ai bambini di altri paesi e, alla fine del conflitto, si occupò di migliaia di giovani europei in situazioni di indigenza e disagio. Il Plan approdò stabilmente in Italia solo nel 1947 e le sue prime attività furono rivolte ai fanciulli che si tro-vavano ricoverati presso istituti e che avevano subito gravi menomazioni fisiche a causa della guerra. Per poter trattare i casi più urgenti e avere un contatto diretto con la realtà italiana, si cercò da principio il supporto di enti già presenti sul territorio. Tuttavia, a partire dai primis-simi anni Cinquanta, il Plan cominciò a operare con maggiore autonomia, grazie anche alle sue collaudate capacità organizzative.;

Keywords:Adozioni a distanza, Secondo dopoguerra, Enti di volontariato sociale

Silvia Cassamagnaghi, Il Foster Parents’ Plan: l’"invenzione" dell’adozione a distanza e gli esordi dell’attività in Italia in "ITALIA CONTEMPORANEA" 296/2021, pp 231-254, DOI: 10.3280/ic296-oa2