Titolo Rivista STUDI JUNGHIANI
Autori/Curatori Mariella Battipaglia
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2021/54 Lingua Italiano
Numero pagine 16 P. 28-43 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/jun54-2021oa12783
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L’autrice, nel riportare un’esperienza clinica, ripercorre il processo terapeutico riflettendo su alcuni accadimenti legati alla matrice somatica della coppia analitica a lavoro. Le risonanze diadiche attivate nel campo rimandano alle dinamiche implicite psicofisiche della diade madre/bambino, potendo considerare alcuni “fenomeni corporei” come la base corporea dei fenomeni transizionali. In quest’area terza la madre deve concedersi di farsi “usare” come strumento facilitatore del contatto tra realtà esterna e realtà interna. La coppia analitica si è ritrovata nuovamente a lavoro dopo sedici anni: alla luce dell’esperienza clinica odierna e delle recenti teorizzazioni sul contro-transfert corporeo, ha guardato al campo analitico e al suo dinamismo connesso alla tessitura temporale come una dimensione nuova, uno spazio terzo intersoggettivo in cui l’arrendevolezza ad esso trasforma e alchimizza i temi e il tempo della vita. ;
Keywords:; anoressia; rêverie corporea; controtransfert corporeo; tempo morto; arrendevolezza; tessitura relazionale
Mariella Battipaglia, La chiusura anoressia e i “restauri” nel campo: un’esperienza clinica in "STUDI JUNGHIANI" 54/2021, pp 28-43, DOI: 10.3280/jun54-2021oa12783