Giacche blu.

Renato Coriasso

Giacche blu.

I lavoratori del gas 1901-1977

Edizione a stampa

45,50

Pagine: 480

ISBN: 9788820469252

Edizione: 2a edizione 1991

Codice editore: 1573.151

Disponibilità: Fuori catalogo

La storiografia più recente ha notevolmente contribuito a correggere l'immagine del movimento sindacale italiano, a lungo fissata nello stereotipo di un blocco omogeneo e coeso, cementato dall'influenza predominante dell'ideologia (o meglio del partitismo) e dal carattere essenzialmente politico della sua iniziativa. Sottoposta al vaglio di ricerche più circoscritte ma per questo più dettagliate, questa visione ha rivelato la propria inadeguatezza ad esprimere ciò che appare, in realtà, un mosaico composito più che un insieme monolitico.

In questo filone si iscrive il presente lavoro, dedicato alla storia di una piccola categoria industriale: i gasisti, Essi ci vengono presentati come un gruppo-operaio poco numeroso ma assai combattivo, protagonista, in particolare agli inizi del secolo, di lotte memorabili. Attraverso le cronache degli scioperi di Torino, Milano, Roma e delle lotte nazionali del secondo dopoguerra, emerge il profilo di una categoria irrequieta. percorsa da umori radicali che la portano tra l'altro ad abbracciare, dopo un periodo di direzione riformista, le posizioni del sindacalismo rivoluzionario di Filippo Corridoni.

Nel ricercare le ragioni di questi atteggiamenti, l'autore dà rilievo alla composizione sociale della categoria e ai caratteri dell'organizzazione del lavoro, entrambi condizionati da una tecnologia incapace, fino a poco tempo fa, di emanciparsi dallo sforzo fisico e dall'esperienza diretta delle maestranze. Forti spinte rivendicativi e notevoli capacità dì lotta opposte a controparti oscillanti tra l'intransigenza e il paternalismo: su simili basi non può che svilupparsi una vicenda ricca di conflitti, la quale non a caso annovera i suoi protagonisti principali (come Corridoni e Grúss) tra coloro che, nei campi opposti. impersonano le posizioni più irriducibili e ostili al compromesso. Malgrado ciò la prassi sindacale non rinuncia mai agli strumenti del negoziato e della contrattazione. come testimonia il conseguimento del primo contratto nazionale di lavoro italiano, nel 1920. Se il continuo oscillare tra conflitto e mediazione costituisce dunque una legittima chiave di lettura dell'esperienza sindacale dei gasisti, si capirà perché essa ci appaia esemplare, pur nei suoi caratteri originali, di quelle irrisolte contraddizioni che ancora pesano sul nostro sistema di relazioni industriali.

Presentazione, di Andrea Amaro
Premessa
Parte prima 1901-1945
1. Una piccola categoria coraggiosa
1. Nascita di un sindacato
2. I lavoratori del gas
3. Un'organizzazione riformista
2. Nascita e tramonto della federazione nazionale
1. Lo sciopero milanese del 1901
2. La sconfitta di Torino
3. Il II congresso nazionale
4. I primi sintomi di crisi
5. Il periodo romano e il primo scioglimento della federazione
3. Successi e sconfitte a Milano
1. Le premesse tecnologiche di un nuovo ciclo di conflitti: le storte inclinate
2. Il nuovo sciopero contro l'Union
3. L'iniziativa rivendicativa locale nella seconda metà del decennio
4. L'ingegner Gruss e la lega di Milano: la lotta del 1909
4. La parentesi rivoluzionaria: Filippo Corridoni e la lega milanese
1. Le conseguenze della sconfitta
2. L'entrata in scena di Filippo Corridoni
3. La ripresa delle lotte e gli «esemplari» insuccessi
4. Scioperi a Milano, trattative a Parigi
5. Lotte e organizzazione nel resto d'Italia
5. Il dopoguerra: contrattualismo e radicalismo
1. La guerra e la ricostruzione del sindacato nazionale
2. La ripresa postbellica e il concordato di Torino
3. Dal congresso di Firenze al contratto nazionale
6. Sotto i colpi del fascismo
1. L'inizio della parabola discendente
2. Il congresso di Bologna
3. La vittoria del fascismo e il nuovo scioglimento della federazione
7. Gli anni del regime: paternalismo e repressione
1. I fondamenti del nuovo regime contrattuale: il rinnovo dei contratti di lavoro
2. Il peggioramento della condizione operaia
3. Le diverse facce della tutela sindacale: gasisti ed elettrici
4. I progressi della politica assistenziale
Parte seconda 1946-1977
8. Gli anni della ricostruzione
1. La ripresa dell'attività sindacale
2. Il primo braccio di ferro: 1947-1948
3. Il debole eco della scissione
4. La difesa della contrattazione
9. I nuovi orizzonti industriali
1. L'industria del gas nel dopoguerra
2. La nascita dei consigli di gestione
3. La «rivoluzione» del metano
4. Polemiche e trattative
10. I difficili anni Cinquanta
1. La lunga marcia del fondo pensioni
2. Battaglie politiche
3. Il braccio di ferro di metà decennio
11. Tra continuità e rinnovamento
1. Caratteri e fondamenti della politica sindacale della Fidag
2. Apertura al nuovo e difesa della tradizione
3. I rinnovi contrattuali al termine degli anni Cinquanta
12. Il disgelo sindacale
1. Gli esordi della contrattazione articolata
2. Lo scontro sui poteri sindacali
3. Bilancio di un intenso ciclo contrattuale
4. Ancora sulla previdenza
5. Una battuta d'arresto
13. La fine di una stagione: da Zeno Cinti a Federico Bartolini
1. In bilico tra continuità e rinnovamento
2. Il ricambio del gruppo dirigente
3. La politica industriale e il problema dell'Eni
14. Dal rinnovamento alla fusione: la Fidag negli
anni Settanta
1. Il contrasto con l'Italgas
2. La categoria alle soglie dell'autunno caldo
3. Il «nuovo inizio»: democrazia, organizzazione, unità
4. La crescita dell'azione rivendicativa
5. Qualifiche ed egualitarismo
6. Ascesa e declino del nuovo potere sindacale
7. La crisi energetica e l'industria del gas
8. La nascita della federazione dell'energia
Appendice
Indice dei nomi


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