Come va la scuola italiana? Quanto imparano coloro che la frequentano? A queste due domande, da tempo, un vasto coro d'opinione risponde "male" e "poco", e molti chiamano a sostegno un testimone d'eccezione: l'indagine PISA dell'OCSE.
In realtà, se si giudica davvero sulla base dei dati ottenuti alle prove di PISA, alle domande sui risultati del sistema educativo italiano risulta impossibile dare una risposta univoca. Il livello di preparazione degli adolescenti di importanti regioni del Nord Italia è risultato non soltanto superiore rispetto a quello medio del Paese - e fortemente distaccato dalle aree del Sud (e anche del Centro) -ma anche si è collocato su livelli di competenza analoghi a quelli di regioni comparabili di altri Paesi europei che hanno ottenuto punteggi medi molto migliori dell'Italia. Anzi, i confronti interregionali e internazionali che per la prima volta sono stati effettuati per lo studio pubblicato in questo volume consentono di affermare che le medesime regioni del Nord Italia ottengono punteggi superiori a quelli delle regioni europee poste a confronto in alcune fondamentali aree di competenza, come la lettura e le scienze.
Ciò non significa che le regioni italiane considerate non abbiano al loro interno specifici punti di debolezza, né che siano assenti differenze sistematiche anche fra le stesse regioni del Nord, come lo studio consente di verificare.
Le analisi proposte nel volume aiutano proprio a far emergere una visione più realistica degli effettivi livelli di competenza degli adolescenti delle diverse regioni italiane - misurati su una scala internazionale. I risultati consentono di gettare nuova luce sulle disparità considerevoli emergenti sia fra le diverse aree territoriali sia fra i vari indirizzi di studio. Ciò invita gli esperti ad approfondire la riflessione per comprendere le radici e i meccanismi locali di tale variabilità. Allo stesso tempo, l'evidenza di situazioni migliori di altre anche negli stessi indirizzi di studio mostra la possibilità di miglioramenti sostanziali pur entro definizioni istituzionali comuni, consegnando ai sistemi locali dell'istruzione e della formazione responsabilità non trascurabili nei confronti dei risultati di apprendimento ottenuti dagli adolescenti affidati alle loro cure.

Luciano Abburrà è dirigente di ricerca dell'IRES - Istituto Ricerche Economico Sociali del Piemonte, responsabile dell'area Società e cultura. È stato referente dell'Indagine PISA 2003 per il Piemonte, ed è responsabile scientifico dell'Osservatorio sul sistema formativo piemontese SISFORM. Oltre alle periodiche pubblicazioni dell'Osservatorio e a diversi articoli su riviste specializzate, ha pubblicato Le scelte scolastiche individuali (con D.Gambetta e R. Miceli), Rosenberg & Sellier, 1996.