La balanza drita.

Nadia Covini

La balanza drita.

Pratiche di governo, leggi e ordinamenti nel ducato sforzesco

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 368

ISBN: 9788846486752

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1573.368

Disponibilità: Nulla

Dopo un'intensa stagione di riflessioni sulla natura e le forme dello stato rinascimentale, questo studio torna al classico tema degli ordinamenti politici, utilizzando ampiamente le ricche fonti del ducato di Milano nel XV secolo. Le pratiche di governo - commissioni, sindacati, inchieste - e le inquisizioni politiche con le quali gli Sforza danno forma alle istituzioni dello stato, esprimono una costante tensione tra la costruzione di una legalità statuale e i machiavelliani "modi dello straordinario", con spunti dispotici che si traducono nella costante preoccupazione di rastrellare denaro mediante confische e condanne. Tra i giuristi che assistono il principe come officiali e consiglieri, alcuni appaiono integralmente "organici" al progetto politico statuale, altri soffrono invece della contraddizione tra la loro formazione culturale, dotta e legalistica, e gli orientamenti pragmatici e talora autoritari del governo ducale.
La documentazione relativa a Pavia, città di Studio, mostra tutte le ambiguità della condizione personale e professionale del giurista: uomo di dottrina ma profondamente calato nel magma della conflittualità cittadina, uomo di corte e di governo, ma anche riottoso magnate pronto a impugnare le armi nei momenti di crisi istituzionale. Del resto, la scelta del principe non si orienta sempre e comunque al professionista del diritto, come tende a sostenere una tradizione celebrativa, ma anche ad altre competenze e culture, che contribuiscono a dare forma alla grande avventura dello State-building.
Un elemento fondante della nuova "costituzione" statuale sono le leggi del principe, caratterizzate da una certa grandiosità di impianto, ma immerse in "un panorama indistinto e nebbioso", in cui la vigenza delle norme risulta spesso incerta, contrastata, limitata.

Nadia Covini è ricercatrice presso l'Università Statale di Milano, dove insegna Antichità e istituzioni medievali. Ha pubblicato studi su diversi aspetti delle istituzioni del ducato di Milano nel XV secolo, fra cui la monografia L'esercito del duca. Organizzazione militare e istituzioni al tempo degli Sforza (Roma 1998). Ha anche curato tre volumi dei Carteggi degli oratori mantovani alla corte sforzesca, Roma 1999-2001.



Premessa. "La balanza drita"
I giuristi al servizio del principe: ruoli, carriere e opportunità
(Il mito del giurista "architetto" della società e dello stato ben ordinato; Lo Sforza in Lombardia: i giuristi nelle magistrature; Forestieri e nativi: aspettative, ambizioni e carriere; Dei difetti dei giureconsulti: la diffidenza del principe; La giustizia delegata, l'alto consulto, la giustizia speciale dei consigli; I giuristi e le commissarie cittadine; La garanzia dall'arbitrio, le possibilità dell'arbitrio; Il consulto dei giuristi a podestà e officiali; L'impiego dei togati in politica estera e diplomazia; Da tecnico del diritto a funzionario al servizio del principe: una mutazione antropologica?; Riepilogo)
Un panorama indistinto e nebbioso: leggi "sante", pluralismo degli ordinamenti e pratiche di governo
(Le leggi "alluvionali": aspetti ideologici e programmatici della legislazione principesca; Il deposito scritto e la definizione incerta del decreto; Leggi del principe e pluralismo legislativo; La norma ambigua; Un grande decreto "costituzionale" e la sua incerta vigenza; La promulgazione: il principe è sopra la legge?; Il momento applicativo: sindacati, commissarie, giurisdizione; L'uniformazione giurisdizionale mediante i provvedimenti graziosi; Riepilogo; Appendice - Una classificazione per ambiti e materie dei decreti del principe)
A Pavia: giuristi e magnati nella competizione cittadina e nei rapporti con lo stato ducale
(Crisi delle aristocrazie signorili ed emergere delle famiglie della professione legale; "Più giudici che uomini": il collegio dei giudici e il collegio dello Studio; La "mirabile" giustizia pavese: mito e realtà; Giuristi e magnati: tumulti, disordini, violenze nella Pavia del secondo Quattrocento; Gli Isimbardi: professione legale, leadership di parte, legami con la corte di Milano; La società pavese: causidici, notai, mercanti; Riepilogo; Appendice)
Il volto oscuro del potere: inquisizioni e pratiche di giustizia da Francesco Sforza a Ludovico il Moro (La giustizia del principe nuovo: sindacati, commissioni e inquisizioni penali nei primi anni di governo di Francesco Sforza; La giustizia "camerale" di Galeazzo Maria Sforza; La deformazione degli ordinamenti dello stato: Ludovico il Moro da luogotenente a duca)
Bibliografia
Indice dei luoghi e dei nomi.

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