LIBRI DI FABIO IRALDO

La ricerca ha estratto dal catalogo 35 titoli

Partendo dalla ricognizione delle dinamiche che hanno interessato la trasformazione dello spazio alpino negli ultimi tre decenni, il testo propone un ragionamento sulle politiche per lo sviluppo della montagna, spesso prigioniero di una logica di pura conservazione delle strutture sociali, economiche e territoriali esistenti.

cod. 365.650

Eleonora Perotto, Roberto Canziani

Aspetti ambientali nei sistemi di gestione e certificazione

Proposte metodologiche e applicazioni pratiche per l'identificazione e valutazione

L’identificazione e valutazione degli aspetti ambientali sia dal punto di vista teorico sia pratico-applicativo. Sono presentati: lo stato dell’arte delle metodologie; alcuni approcci metodologici innovativi che utilizzano tecniche di analisi consolidate; diversi casi studio afferenti sia al mondo industriale che delle Pubbliche amministrazioni.

cod. 1810.1.36

Fabio Iraldo, Pietro Lanzini

L'attuale sviluppo dell'Emas e le prospettive per la nuova revisione

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 1 / 2006

In sight of the incoming revision process relating to the two most important voluntary instruments of the European Commission, the Ever study has been carried out on behalf of DG Environment, by a consortium of consultants led by Iefe Università Bocconi. The other partners in the consortium were Adelphi Consult, IOEW Office Heidelberg, SPRU Sussex University and Valør & Tinge A/S. The fundamental aim of the Ever study has been to provide recommendations for the revision of these voluntary schemes: Emas and the EU Eco-label. In particolar, the Ever study aimed, on one hand, at delivering a critical appraisal of both the Emas and the Eco-label scheme: the study analysed the relevance (take up and use), the effectiveness (impact on production and consumption patterns) and the efficiency (including cost efficiency) of the two schemes. Furthermore, it identified the drivers and barriers of both voluntary instruments, and investigate their utility (appropriateness as policy instruments) and their viability. On the other hand, the study aimed at providing recommendations by detailing options for improvement: these options shall regard the instruments themselves, linkages between them and linkages to other related initiatives and policies. The options and recommendations proposed for the schemes are based on the evidence collected in the different phases of the Ever study: the ‘desk research’, consisting of a thorough review of existing literature and previous studies and surveys on the schemes, and the ‘in-field’ research, carried out by way of direct interviews and case studies, provided the background relating to their strengths and weaknesses. This article aims at describing the results of the Ever study, with specific reference to Emas.

Fabio Iraldo

La gestione ambientale nei distretti industriali: le prospettive aperte dal nuovo regolamento Emas

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 2 / 2002

Il rapporto fra le piccole imprese ed il loro contesto locale nelle analisi dei distretti industriali ha a lungo mancato di una dimensione fondamentale nella logica della sostenibilità: quella della tutela ambientale, vale a dire del legame che esiste fra concentrazione di attività produttive consimili ed esternalità ambientali ad essa legate. Questo stride con la crescente rilevanza che i principi dello sviluppo sostenibile hanno assunto negli ultimi anni sia nelle strategie delle imprese che nelle agende dei decisori pubblici, soprattutto a livello locale. Il presente lavoro analizza le dinamiche attraverso cui il rapporto fra piccola impresa distrettuale e ambiente si è evoluto fino a diventare fonte di opportunità competitiva grazie all’adozione di strumenti di policy volontari orientati a riconoscere e premiare l’eccellenza ambientale dei sistemi locali e dei distretti industriali. Il focus del lavoro è rappresentato dalle potenzialità legate all’estensione del Regolamento Emas alle aree distrettuali, al fine di valorizzare le sinergie e le tendenze cooperative che hanno tradizionalmente segnato il successo competitivo di tali realtà.

Grazia Calabrò, Fabio Iraldo

Gestione ambientale e sviluppo della certificazione nel settore dei servizi turistici

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 1 / 2002

Il lavoro si propone di analizzare alcuni strumenti a disposizione degli operatori e delle imprese del settore turistico per valorizzare la propria capacità di gestire correttamente le problematiche ambientali e di garantire la qualità ecologica dei propri servizi. Particolare attenzione viene rivolta alle forme di certificazione che si basano sull’introduzione di strumenti di gestione ambientale (di processo e di prodotto/servizio), con l’obiettivo di valutarne lo stato di diffusione, le capacità competitive e l’efficacia, nonché i possibili percorsi di sviluppo. Alcune recenti azioni sul piano normativo, come per esempio il nuovo Regolamento Emas (n. 761/2001), che invita esplicitamente le imprese a considerare gli aspetti ambientali "indiretti", e l’avvio delle procedure per la definizione di un Ecolabel per i servizi turistici a livello comunitario, offrono alle imprese turistiche notevoli opportunità di accompagnare al miglioramento ambientale la crescita competitiva. Nel lavoro, vengono messe in risalto soprattutto le esperienze italiane, alla ricerca di evidenze empiriche che dimostrino la consapevolezza, sia da parte degli operatori che degli utenti, della necessità di garantire prospettive di sostenibilità ad un settore dell’economia nazionale che delle risorse naturali fa la propria principale ricchezza.

Giuseppina Carnimeo, Marco Frey

Gestione del prodotto e sostenibilità

Le imprese di fronte alle nuove prospettive delle politiche ambientali comunitarie e delle IPP (Integrated Product Policy)

cod. 420.38

Giuseppina Carnimeo, Fabio Iraldo

Nuove prospettive delle politiche ambientali comunitarie: la integrated product policy

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 2 / 2000

La Integrated Product Policy - IPP rappresenta una delle priorità che la Commissione Europea si è posta nell’ambito delle politiche volte al miglioramento degli aspetti ambientali legati al prodotto. Essa non costituisce una nuova politica, ma piuttosto un approccio attraverso cui coordinare le diverse politiche ambientali, già esistenti o di prossima generazione, in un’ottica di integrazione delle politiche stesse, con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali legati all’intero ciclo di vita dei prodotti. La logica del ciclo di vita implica la necessità di gestire ogni singola fase prestando attenzione a ciò che accade in tutte le altre. Dalle esperienze analizzate nell’ambito di una ricerca condotta dallo Iefe Bocconi emerge come, per conseguire questi obiettivi, risulti particolarmente efficace la scelta di attivare forme di collaborazione e cooperazione tra i vari attori coinvolti nella gestione del prodotto (policy makers, imprese, distributori, consumatori, NGOs, ecc.) e di sviluppare forme di integrazione tra gli strumenti, sia di policy che di gestione aziendale, attraverso cui gli stessi attori intervengono sugli impatti ambientali generati in ogni fase del suo ciclo di vita.