Il saggio esamina le funzioni delle "corti decentrate" come proprie dell’Europa mediterranea che si diffondono tra la Spagna e i Regni di Napoli e di Sicilia. È un esperienza diversa da quella della "Corte accentrata", come quelle che ispirano Parigi e Vienna. Nell’area dei Borbone d’Europa, rituali, cerimoniali, insomma l’anno del re, della regina e della Corte, si svolge in spazi ben ristretti ed individuabili che si dividono tra la Reggia ed una serie di Siti Reali. Di qui la metafora dell’Europa delle "Corti decentrate". L’articolo individua un unico contesto che lega ruolo e funzioni di regge e siti reali, i temi adottati dalla macchina della propaganda politica delle monarchie borboniche attraverso nuovi cerimoniali e rituali (cavalcate, caccie, il gusto per le antichità ed i siti archeologici, il nuovo ruolo del gran tour) che sono praticati in nuovi spazi privati del re (che si identificano come i nuovi spazi del potere) che si innervano lungo percorsi che interessano i siti reali e che finiscono per emarginare ruolo e funzioni delle regge e palazzi reali.