LIBRI DI MARIO G. ROSSI

L’antifascismo e l’eredità della Resistenza, oltre che fattore costitutivo dell’aggregazione del nuovo blocco di forze politiche e sociali alternativo a quello dominante nella Toscana liberale e fascista, rappresentano un vero carattere originale profondamente radicato nelle masse popolari e nelle élite dirigenti della Toscana contemporanea. A questo risultato ha contribuito in modo determinante il Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) che, ponendosi come organo unitario di autogoverno, al di sopra delle contrapposizioni ideologiche e politiche, ha diretto la battaglia per le autonomie locali e il governo regionale e ha promosso un ampio processo di rinnovamento in tutti i settori delle classi dirigenti, operanti non solo nella politica e nell’amministrazione, ma anche nell’economia e nella società civile. L’ampiezza e il radicamento della scelta antifascista si sarebbero consolidati nel tempo, impedendo, anche dopo la rottura provocata dalla guerra fredda, il recupero delle posizioni e degli interessi dei gruppi più retrivi e consentendo lo sviluppo in termini articolati e non rigidi della dialettica tra le forze politiche della regione.

I problemi economici, la cultura e la riorganizzazione dei commercianti sullo sfondo degli eventi politici che contrassegnarono i primi anni della Repubblica. Un momento di profonda incertezza per il ceto commerciale, assalito dalla paura di perdere il proprio ruolo economico nella società. L’opera pone in risalto inoltre l’arretratezza della distribuzione commerciale nel dopoguerra, attraverso la comparazione con gli altri Paesi occidentali.

cod. 1792.129

Mario G. Rossi, Pietro Scoppola, Gianpasquale Santomassimo, Guido Crainz, (interventi di)

Discussioni. Un paese mancato

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 63 / 2004